In Scozia gli assorbenti gratuiti diventano un diritto

Per chi non ha la possibilità di acquistare prodotti igienici, dal 15 agosto viene introdotto l’obbligo a tutte le strutture pubbliche di fornire gratuitamente i prodotti igienici femminili. L’entrata in vigore di questa legge viene vista come una vittoria culturale in quanto contribuirebbe a debellare lo stigma economico intorno al ciclo mestruale. Si calcola che in Scozia interessi il 20 per cento delle donne che vivono in condizioni di povertà.

Le reazioni nel mondo

Il sindaco di Londra Sadiq Khan definisce l’iniziativa «un grande passo nella giusta direzione per la conclusione della period poverty». Nel gennaio 2021, nel Regno Unito è stata abbattuta al 5 per cento l’Iva sugli assorbenti mentre già dal 2019 sono attivi programmi di distribuzione gratuita nelle scuole. Quella dell’Iva su questo genere di prodotti resta una battaglia ancora da combattere in quasi tutto il mondo. Solo pochissimi Paesi come Kenya, Australia, India e alcuni Stati degli Usa, l’Iva è stata completamente abolita.

La situazione in Italia

Da noi è stato avviato il percorso verso lo stop della tampon tax. Nell’ottobre del 2021 alcuni gruppi parlamentari favorirono nella legge di Bilancio l’abbassamento dell’aliquota al 10 per cento. Era stata introdotta per la prima volta al 12 per cento nel 1973 ma poi era salita di nuovo fino al 22 per cento. Pur avendola portata al 10 per cento, si tratta di una delle soglie più alte in Europa visto come in Germania è al 7 per cento, in Lussemburgo 3 per cento, in Francia 5,5 per cento e in Belgio al 6 per cento). L’obiettivo sembra ora quello di portare l’Iva almeno al 4 per cento, ovvero al pari dei beni considerati di prima necessità.

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