PizzAut crea la pizza “gne gne”: l’originale risposta dei pizzaioli autistici al bullismo

È successo a Cassina de’ Pecchi in provincia di Milano dove sabato 20 agosto un gruppo di ragazzini si sarebbe messo fuori dal locale PizzAut, coperto dalle velature che circondano l’area esterna, cominciando a scimmiottare le difficoltà di espressione del personale affetto da disabilità e quindi intonando uno “gné gné gné”.

La reazione del locale

La risposta del fondatore del progetto, Nico Acampora, non ha tardato ad arrivare sui social: «Volevo ricordare a questi ragazzini del Gne, gne, gne che è vero che molti ragazzi autistici hanno difficoltà nel linguaggio, in primis mio figlio, ma che queste difficoltà non li fermano nell’affrontare sfide difficili senza mai nascondersi dietro a un telo come invece hanno fatto loro. Volevo dire ai ragazzi del Gne, gne, gne che la prossima volta mi auguro di trovarli all’interno del ristorante e non fuori. All’interno di PizzAut, a parlare proprio con i miei camerieri per scoprire un mondo meraviglioso, fatto di sensibilità rara, di delicatezza, ma anche di competenze e forza incredibile. Volevo dire ai ragazzi del gne, gne, gne di venire a trovarci. Sarete miei ospiti, vi offriremo una cena buonissima e un’esperienza bellissima e chissà mai decidiate di venire a fare i volontari per PizzAut (un modo fantastico per combattere la noia)».

Da qui l’idea di trasformare lo spiacevole episodio in qualcosa di creativo e gustoso: è infatti nata la pizza “gnegne”, con pomodoro, fior di latte, carne allo spiedo, pomodorino fresco, basilico e una spruzzata di salsa yogurt.

«Io non faccio “gnegne”, io faccio la pizza “gnegne”» è stata infine la risposta dello staff di questa pizzeria molto speciale.

Ma come nasce questo progetto e quali sono i suoi obiettivi?

Scopriamolo insieme.

Cos’è PizzAut

Èuna pizzeria gestita da ragazzi autistici e consiste in un laboratorio di inclusione sociale contemporaneamente a un modello che offre lavoro, formazione e dignità alle persone autistiche.

In Italia ci sono 600mila persone con autismo e nessuna di loro è inserita nel mondo del lavoro. Da Pizzaut però le cose cambiano.

Si legge nel sito: “Pensiamo che un altro mondo sia possibile”.

Nutriamo l’inclusione

La pizza che fa bene

Perché mangiare la pizza da noi?

Semplicemente perché la pizza è buonissima, con ingredienti di primissima qualità e a filiera corta…

Perché mangerai in un ambiente curato e inclusivo dove si nutre il corpo e anche l’anima…

Perché pensi che la diversità sia un valore…

Perché da vicino nessuno è normale…

Perché si può mangiare Molto Bene facendo del Bene…

Lo staff

Insieme al fondatore Nico Acampora, educatore, assessore alla Scuola a Cernusco sul Naviglio e papà di un bimbo autistico, un gruppo di persone con autismo sta costruendo un grande progetto di inclusione. «Siamo un gruppo di sognatori che pensa si possa costruire un mondo migliore…tutti insieme anche grazie a te».

Ecco chi sono questi sognatori:

Alessandro, pizzaiolo, il numero uno a fare le pizze e il numero uno a mangiarle

Matteo, pizzaiolo, il gigante buono, acrobata delle pizze

Lollo, cameriere, quando consegnare le pizze è un’arte

Gabriele, maitre di sala, l’intellettuale del gruppo

Francesco, cameriere/barman, caffè, cappuccini, birre e spritz per lui non hanno segreti

Leonardo, cameriere, detto il conte, l’eleganza e la nobiltà del servizio

Lorenzo, il Cameriere Teppista, sa cose sulla musica e sui numeri che voi umani non potete nemmeno immaginare

Matteo, pizzaiolo, cintura nera di taekwondo, attenti a non sbagliare la comanda

Francesco, cameriere, un sorriso che “serve”

Andrea, cameriere, detto filosofo sindacalista

Il progetto

Il progetto, si legge nel sito, «vuole avviare un laboratorio di inclusione sociale attraverso la realizzazione di un locale gestito da ragazzi con autismo, affiancati da professionisti della ristorazione e della riabilitazione».

I ragazzi vengono avviati a una prima fase di formazione che consente di studiare insieme a psicologi ed educatori la mansione più adeguata per ciascuno, inserito nello staff di PizzAut e soprattutto le modalità attraverso le quali farlo sentire auto-efficace e in equilibrio con il mondo che in quel momento sta attraversando”.

Per saperne di più_ Il sito Ufficiale dell’Associazione PizzaAut Onlus – PizzAut

Roberta Gatto

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