Luca Venturelli, atleta autistico diciottenne escluso dagli europei paralimpici

Originario della provincia di Rimini, Luca Venturelli non potrà gareggiare agli europei paralimpici a causa del suo quoziente intellettivo.

L’autismo e il regolamento internazionale

A denunciare la situazione è stato lo stesso ragazzo con un video pubblicato su Instagram, un noto social network: «[…] il mio percorso nell’atletica paralimpica è stato fermato e non potrò partecipare ai prossimi campionati europei e neanche fuori Italia a causa del mio QI superiore a 75 […]».

Una norma del Comitato Internazionale Paralimpico prevede infatti l’impossibilità di prendere parte alle manifestazioni paralimpiche internazionali (tra cui campionati europei, mondiali e paralimpiadi) per atleti che abbiano un QI superiore a 75.

«Il QI intellettivo non ci rappresenta»

Le parole dell’atleta lasciano trasparire l’amarezza per quella considerata una vera e propria ingiustizia. Ma si coglie anche la determinazione nel voler combattere una norma che non tiene conto delle difficoltà affrontate dalle persone autistiche nonostante un QI intellettivo alto.

«Purtroppo il regolamento internazionale non è specifico per gli atleti autistici ma per una grande categoria ‘cognitiva relazionale’ che racchiude molte persone diverse» spiega Luca, «il QI intellettivo non ci rappresenta. Le persone autistiche affrontano difficoltà in ambiti differenti ad esempio quello relazionale».

La consapevolezza di una battaglia da combattere e vincere insieme

«Sto molto male, non penso solo a me stesso ma anche ad altri atleti che stanno soffrendo a causa di questa norma e ne subiscono le conseguenze; alla nostra età non essere accettati per regole come queste può avere delle ripercussioni non indifferenti» afferma Luca nel video.

E tra le tante espressioni di solidarietà ricevute in rete rientrano anche quelle di quanti trovandosi in situazioni simili non hanno avuto la forza o il coraggio di denunciare le discriminazioni.

L’affetto della famiglia e del popolo del web hanno dato ulteriore slancio all’atleta per affrontare una battaglia che ha preso il via a Roma.

Nella capitale Luca Venturelli ha avuto occasione di incontrare Sandrino Porru, presidente della Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali. A lui ha raccontato il disagio vissuto per lo stop imposto al suo percorso nell’atletica paralimpica.

Nel post che accompagna la foto dell’incontro con il presidente della Fispes, Luca conclude: «molti bambini autistici si stanno avvicinando alle attività sportive. Prepariamo un futuro migliore per tutti. Quello che oggi posso fare è far sentire a tutti la mia voce sperando che da una possano diventare molte di più».

Emanuele Boi

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