Primo impianto in Italia di retina artificiale  per maculopatia

Il primo impianto in Italia di retina artificiale (con il microchip Prima) è avvenuto su un paziente di 91 anni affetto da maculopatia atrofica in stadio terminale. L’intervento è durato circa due ore e si è svolto nell’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata di Roma. A eseguirlo, il responsabile Uosd chirurgia vitreoretinica Marco Pileri nell’ambito del progetto internazionale PRIMAvera.

Le prospettive

«Ci aspettiamo di ridare ai nostri pazienti la possibilità di leggere lettere, numeri, parole e anche piccole frasi» rivela Andrea Cusumano, direttore scientifico del progetto per l’Italia dove sono già previsti altri due interventi.

In particolare lo studio clinico internazionale PRIMAvera (condotto per l’Italia dal Consorzio tra l’Università di Tor Vergata e il Presidio Britannico) arruolerà in Italia almeno cinque pazienti mentre negli altri Paesi europei si conta di trattare altri 38 pazienti. Numeri destinati a crescere.

«Prevediamo di operare i prossimi due pazienti entro dieci giorni» annuncia Andrea Cusumano, « con interventi della durata anche meno di due ore». La riabilitazione dei pazienti inizierà poi nel giro di alcune settimane.

L’intervento

«Il microchip oggetto dell’intervento è di minuscole dimensioni (meno di un terzo di un capello)» rivela ancora lo specialista romano, «è wireless e si impianta con una chirurgia mininvasiva in anestesia locale».

Retina in grafene

La degenerazione maculare legata all’età è una delle patologie più gravi che colpiscono l’occhio e riguarda un numero crescente di anziani. Nella malattia, l’area centrale della retina (‘macula’) cruciale per la visione dei dettagli e per riconoscere i volti, i colori, leggere e guidare, risulta progressivamente danneggiata. La malattia rappresenta la prima causa di cecità legale e ipovisione nel mondo occidentale e colpisce principalmente over-65enni.

La situazione in Italia

Ufficialmente in Italia ci sono circa un milione di pazienti affetti da degenerazione maculare legata all’età. Tra questi circa 850mila con la forma atrofica (secca) incurabile, e circa 150.000 affetti dalla forma essudativa (umida) il cui decorso si può frenare con delle iniezioni intravitreali. Numeri della maculopatia che gli esperti ritengono di gran lunga sottostimati di almeno il 25-30 per cento.

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