Da Bacoli, la storia di Eva e Anna, gemelle non vedenti che si aiutano l’una con l’altra

Entrambe vestono uguale: camicetta, borsa e scarpette dello stesso colore come fanno spesso le sorelle. Gli altri possono vederlo, loro due, le gemelle di Bacoli, perla dei Campi Flegrei in provincia di Napoli, possono soltanto toccare gli uguali tessuti, le identiche stringhe delle scarpe, le simili borsette. Perché Anna ed Eva sono non vedenti.

La storia

«Magari da sole non riusciremmo a fare tutto quello che facciamo insieme, ma in due siamo una forza». Anna e Eva Pascarella sono due gemelle, hanno 41 anni e mezzo e vivono a Bacoli, cittadina in riva al mare del golfo di Pozzuoli. Sono nate non vedenti ma insieme riescono a fare proprio tutto aiutandosi l’una con l’altra. Amano stare in compagnia, divertirsi e fare tutte quelle cose che in tanti pensano che non possano fare da sole. «Infatti ci vestiamo, ci laviamo, ci trucchiamo, camminiamo, tutto da sole. Essere non vedenti a volte è visto non solo come una disabilità. Capita infatti» sottolineano le due sorelle, «che le persone vedono nei non vedenti come degli incapaci, che non sanno fare nulla, messe in un posto ad aspettare che qualcuno arrivi e le venga a prendere. Ma non è così perché con la volontà si può fare tutto».

Il sindaco

Il sindaco di Bacoli, Josi Della Ragione era rimasto colpito dalle due sorelle. Aveva osservato non senza soddisfazione come le due gemelle passeggiassero tranquillamente nel centro storico della cittadina. Le ha viste aiutarsi col bastone bianco-rosso e ora possono pure passeggiare al centro della strada, sottobraccio, senza aver paura. Il motivo? Il primo cittadino bacolese ha infatti liberato il centro cittadino dalle auto con un’apposita ordinanza.

Le ragioni

Il motivo della decisione amministrativa?«A vederle, le due sorelle, sono bellissime» esclama il primo cittadino Della Ragione, «perché si aiutano, vivono la città e grazie al grande amore dei loro genitori hanno imparato a camminare da sole».

Così, un semplice atto amministrativo è riuscito ad aumentare i diritti dei più fragili. Il tutto, liberando il loro percorso da auto e moto. In una strada priva di marciapiede com’era e che adesso è interamente al servizio dei pedoni e delle mamme con carrozzino.

Lascia un commento