La rete europea Adhd e il disturbo da deficit di attenzione e iperattività

«Comprendere un’esperienza di condivisione» è questo il tema del mese europeo della consapevolezza dell’Adhd, il disturbo da deficit di attenzione e iperattività promosso da Adhd Europe, la rete europea delle associazioni di familiari e pazienti.

Adhd, cosa è

Con Adhd ci si riferisce al disturbo da deficit di attenzione e iperattività che in Italia, secondo le ultime stime, riguarda circa 950mila adulti e 330mila minori. Di questi, circa 66mila con una forma grave. Nel mondo, invece, sono circa 6 milioni i bambini e ragazzi che hanno ricevuto una diagnosi di Adhd.

Le difficoltà in Italia

Tra le diverse iniziative di sensibilizzazione rientra il convegno “Adhd: sanità, scuola, famiglia… che fare?” organizzato a Mestre dalla cooperativa sociale Squero Onlus in collaborazione con Legacoop Veneto.

«La tendenza alla semplificazione del disturbo» spiega Gabriella Trevisan, presidente di Squero, «e il mancato riconoscimento all’interno di una normativa organica da parte delle istituzioni costituiscono alcune criticità e lacune che ritardano la diagnosi e un conseguente intervento mirato».

Anche per Alessandra Luci, psicologa e psicoterapeuta, già logopedista, la diffusione di informazioni scientificamente aggiornate, lavorando insieme alle famiglie, rappresenta un’opportunità per la gestione dei comportamenti del minore e la promozione dello sviluppo psicologico e sociale.

La normativa

In ambito normativo emerge una criticità. Nel 2012, con direttiva ministeriale, l’Adhd è compresa nella categoria dei Bisogni educativi speciali (Bes) a cui appartengono anche i disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa). A differenza di questi ultimi, tuttavia, il deficit di attenzione e iperattività non trova fondamento e riscontro giuridico.

Emanuele Boi

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