Comunicazione con sordo ciechi? Si può

Una mano robotica per comunicare con persone sordo-cieche: è questa l’idea con cui Matteo Bravin, Daniele Rizzetto e Manuel Palamin hanno partecipato alle olimpiadi di robotica per l’anno scolastico 2021-2022 nella categoria “Robot per l’assistenza alla persona”.

I ragazzi, ormai diplomati all’Istituto Tecnico Industriale Kennedy di Pordenone, hanno presentato il progetto “Calliope” classificandosi al quarto posto.

Cosa è “Calliope”

Obiettivo del progetto “Calliope” è quello di sviluppare una tecnica di comunicazione con i sordo-ciechi tramite l’alfabeto Malossi, interfacciati da un mini computer.

Il team, nella fase di studio di fattibilità, ha incontrato un socio sordo-cieco per conoscere, capire e metabolizzare le esigenze e le difficoltà che provocano isolamento e incomunicabilità. Successivamente le informazioni raccolte sono state implementate con una serie di ulteriori ricerche, arrivando infine agli esperimenti che hanno portato al primo prototipo di guanto.

L’alfabeto Malossi

Nel metodo Malossi sulle aree della mano (palmo, falangi, falangine e falangette) vengono convenzionalmente posizionate le lettere dell’alfabeto. In base a una leggera pressione o un pizzico si comunica quindi al destinatario del messaggio una lettera ben precisa.

Come funziona il guanto robotico

Il guanto è dotato di una serie di sensori capacitivi (dei sensori capaci di misurare il rapporto tra quantità di carica elettrica che un materiale riesce ad accumulare e la differenza di potenziale tra due conduttori) e cavi riproduce vibrazioni in corrispondenza delle lettere necessarie inviate attraverso dettatura al computer. In un’ipotesi di realizzazione standard i cavi verrebbero sostituti da connessione bluetooth (una tecnologia che sfrutta le onde radio a corto raggio) e un mini-computer tascabile.

La particolarità del dispositivo sta nella bi direzionalità perché la persona sordo-cieca potrà a sua volta trasmettere un messaggio a una persona normodotata.

Emanuele Boi

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