14 novembre, Giornata mondiale del diabete

Il 14 novembre è la Giornata mondiale del diabete. Il tema per quest’anno è “Accesso alle cure per tutti” con l’obiettivo di stimolare i Governi a investire maggiormente nella cura, nella prevenzione e nella diagnosi precoce affinché tutte le persone con diabete possano usufruire delle tecnologie e dei farmaci necessari.

I dati

Nel mondo si stimano oltre 530 milioni gli adulti con diabete con i dati destinati a crescere visto come nel 2030 si stima saranno 640 milioni. In Italia, invece, le persone con diabete sono oltre 3 milioni e mezzo (circa il 6 per cento della popolazione).

A essere più frequente nel nostro Paese con il 90 per cento dei casi è il diabete di tipo 2 (detto anche diabete dell’adulto). Il restante 10 per cento è rappresentato invece dal diabete di tipo 1 (detto anche giovanile o insulino-dipendente). Vi è, inoltre, una maggiore incidenza tra gli uomini (5,1 per cento) rispetto alle donne ( 4,2 per cento).

La situazione in Sardegna

La Sardegna è la regione d’Italia con la più alta incidenza di diabete di tipo 1 e le percentuali la danno più alta da 3 a 4 volte superiore rispetto alle altre regioni.

Secondo le stime fornite dalla Direzione Sanità Servizio Qualità dei servizi e governo clinico Settore Qualità dei servizi sanitari Regione Sardegna aggiornate al 2016, le persone affette da diabete in Sardegna risultano essere circa 110mila. Numeri che rivelano una prevalenza di diabete tra il 6 e il 7 per cento della popolazione. Si calcola, inoltre, che almeno il 2-3 per cento di persone in Sardegna non sappia di essere diabetico o che sia a rischio elevato.

Iniziative in Sardegna

Proprio in occasione della Giornata mondiale del diabete, Federfarma Sardegna e la Federazione Rete Sarda Diabete hanno organizzato una giornata di screening: nelle farmacie aderenti all’iniziativa sarà possibile misurare gratuitamente la propria glicemia. Anche in questo caso l’obiettivo è sensibilizzare sui rischi del diabete, sottolineando l’importanza della diagnosi precoce e della prevenzione.

Emanuele Boi

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