3 dicembre, Giornata internazionale della Disabilità

Il 3 dicembre si celebra la Giornata internazionale delle persone con disabilità istituita nel 1981 con l’obiettivo di promuovere i diritti e il benessere dei disabili.

Obiettivi ribaditi dalle Nazioni Unite con la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità e adottata nel 2006. In particolare, la Convenzione invita gli Stati membri ad adottare le misure necessarie per eliminare gli ostacoli che limitano una vita indipendente e impediscono la piena partecipazione agli aspetti politici, sociali, economici e culturali della società.

Anche l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile si fonda sul principio che nessuno sia lasciato indietro mirando a un rafforzamento dei servizi sanitari nazionali e al miglioramento delle strutture che permettono un effettivo accesso ai servizi.

Non va dimenticato, inoltre, il ruolo che l’opinione pubblica può rivestire nel favorire l’integrazione e l’inclusione delle persone con disabilità.

La sordocecità in Italia

Per quanto riguarda la situazione nel nostro Paese si contano 3 milioni e 150 mila persone con disabilità, pari al 5,2 per cento della popolazione.

In particolare la sordocecità, riconosciuta come disabilità unica e specifica con la Legge 107/2010 colpisce quasi 190mila persone. Affinché una persona possa essere definita sordocieca è necessario che, oltre alla minorazione visiva (che si può manifestare durante tutto l’arco della vita) insorga durante l’età evolutiva una disabilità uditiva (congenita o acquisita) tale da compromettere il normale apprendimento del linguaggio parlato.

La legge presenta però diverse criticità che la rendono inadeguata al fine di una tutela giuridica collettiva che includa tutte le persone con disabilità aggiuntive.

L’impegno della Lega del Filo d’Oro Onlus

Proprio in occasione del 3 dicembre, la Lega del Filo d’Oro Onlus intende mantenere viva l’attenzione su questa disabilità specifica chiedendo un iter per la revisione e la piena applicazione della legge 107/2010. In questo modo verrebbe data risposta alle tante famiglie che attendono soluzioni concrete per il futuro dei propri figli.

«La legge 112/2016, conosciuta come “dopo di noi” rappresenta uno strumento di efficacia parziale perché si propone di favorire progetti di vita autonoma, molto difficili da strutturare per le persone con disabilità complesse» spiega Daniele Orlandini, presidente del Comitato dei familiari della Lega del Filo d’oro.

Francesco Mercurio, presidente del comitato delle persone sordocieche della Lega del Filo d’Oro sottolinea come, «nel panorama culturale e legislativo italiano sono ancora dominanti le concezioni sanitarie. Quella che sembra una disputa tra esperti, in realtà, ha gravi ripercussioni sulla vita quotidiana di milioni di persone».

C’è, inoltre, un problema rappresentato dalla scarsa conoscenza della sordocecità: 8 italiani su 10 sanno che si può presentare alla nascita o manifestarsi nel corso della vita ma solo 1 su 4 sa che le persone sordocieche presentano 6 volte su 10 altre forme di disabilità.

Sabato, intanto, in occasione della partita valevole per il campionato di serie B di calcio, i giocatori di Cagliari e Parma entreranno in campo accompagnati da una rappresentanza degli atleti sardi che militano nei campionati della divisione Calcio Paralimpico e sperimentale della Figc (Federazione italiana gioco calcio)

Emanuele Boi

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