Lo sport sarà riconosciuto come diritto fondamentale per tutti

Il procedimento, già presentato nella scorsa legislatura era arrivato alla Camera e sarà ora possibile per il Parlamento riprendere i lavori da dove erano stati interrotti.

L’importanza dello sport

Al pari di istruzione e salute, lo sport viene considerato un diritto fondamentale di tutti. Per questo è stato proposto di aggiungere un comma all’articolo 33 dove si promuove la cultura e si tutela l’istruzione.

La senatrice Giusy Versace, vicepresidente della Commissione Istruzione, Cultura e Sport, si ritiene soddisfatta e aggiunge come «siamo ormai a un passo dal traguardo, perché il riconoscimento della pratica sportiva nella nostra Carta garantirà pienamente questo diritto individuale».

Secondo la Versace, «l’inserimento dello sport in Costituzione rappresenta un’opportunità che vede tutti d’accordo e sarebbe più opportuno l’inserimento di uno specifico comma all’articolo 32 (tutela e promozione della salute)».

Le ragioni sarebbero semplici: «il legame tra sport e salute ha origini antiche» sottolinea ancora la senatrice, «tanto che in Aula ho ricordato le figure di Guttmann e Maglio, due medici coraggiosi e visionari che, dopo il secondo conflitto mondiale, compresero il valore terapeutico dell’attività sportiva dando vita a quelli che oggi sono conosciuti come Giochi Paralimpici».

Sport e disabilità

La senatrice ha voluto anche ricordare in occasione dell’approssimarsi del 3 dicembre (Giornata internazionale delle persone con disabilità) come la pratica sportiva sia inserita anche nella Convenzione Onu del 2006, ratificata dall’Italia nel 2009.

«Nel nostro Paese non viene a tutt’oggi garantito questo diritto» conclude la senatrice, «poiché lo Stato, a causa di un mancato e reale aggiornamento del Nomenclatore Lea (di fatto obsoleto e in sostanza fermo al secolo scorso) non eroga quei dispositivi che consentirebbero invece il raggiungimento di una migliore autonomia così come la possibilità di svolgere l’attività motoria o la pratica sportiva amatoriale».

La parlamentare (che è anche atleta paralimpica) sottolinea il proprio impegno per colmare «una lacuna che il nostro Servizio Sanitario Nazionale non può più permettersi» augurandosi ,«l’inserimento dello sport in Costituzione a prescindere dall’articolo in cui sarà collocato e questo per agevolare e velocizzare il processo di garanzia che a cascata interesserà anche le persone con disabilità».

Roberta Gatto

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