Legge di bilancio, per il mondo dei disabili si poteva fare di più

Approvata lo scorso29 dicembre, la legge di bilancio 197/22 risulta carente sul fronte del sostegno alla disabilità.

Mancano, per esempio, interventi utili a incrementare i fondi necessari a garantire pari dignità e inclusione sociale alle persone con disabilità e alle loro famiglie. Evidente, poi, l’assenza di provvedimenti per tamponare il caro bollette e così, molte associazioni e organizzazioni di volontariato rischiano di chiudere i battenti lasciando così privi di servizi giovani, anziani o persone con disabilità a rischio di esclusione sociale.

Nel nuovo piano finanziario del governo Meloni trovano però spazio iniziative ottenute grazie al lavoro delle associazioni a tutela della disabilità. Tra queste, la proroga della detrazione al 75 per cento sugli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche fino al 2025 e relativa semplificazione per l’approvazione degli interventi a livello condominiale.

Risolto anche il problema riguardante gli studenti e le studentesse con disabilità che non potevano beneficiare delle borse di studio quando si cumulavano alla pensione e all’assegno d’invalidità. Approvate poi, le norme riguardanti lo stanziamento di 10 milioni di euro per il fondo sperimentale Periferie inclusive all’interno del quale sono previsti interventi di supporto alle persone con disabilità che vivono in contesti svantaggiati.

Risultati importanti a cui vanno ad aggiungersi l’aumento del 50 per cento dell’assegno unico per famiglie con figli/figlie con disabilità e diverse agevolazioni sull’età pensionabile per le donne che assistono un famigliare non autosufficiente.

Nonostante le numerose pecche, qualcosa è stato fatto anche sul fronte del caro bollette: grazie alla conferma del bonus sociale per le famiglie più fragili, con il rafforzamento del meccanismo che consente di ricevere tale aiuto grazie all’innalzamento della soglia Isee.

Roberta Gatto

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