Divieti di licenziamento e discriminazione per lavoratori con disabilità: ecco cosa cambia

Il nuovo Decreto mette l’accento sulla tutela dei più fragili con una serie di norme che prevengono le discriminazioni sul luogo di lavoro. E lo fa minacciando sanzioni anche severe nei confronti di chi non rispetterà la nuova normativa vigente per riposi e congedi parentali, lavoro agile e permessi ex legge 104.

Tutela dei padri

Stabilito il divieto di licenziamento non solo per le mamme, ma anche per i papà che abbiano fruito del congedo di paternità (obbligatorio o alternativo) sino al compimento di un anno di età del figlio.

Il periodo del congedo è di 10 giorni lavorativi (20 in caso di parto plurimo) e viene retribuito giornalmente con un importo pari al 100 per cento del salario. Il lavoratore che intenda usufruirne dovrà dare un preavviso di almeno cinque giorni rispetto alla data prevista per il parto.

I giorni sono riconosciuti anche a chi fa richiesta di congedo di paternità alternativo (cioè in sostituzione della madre in casi gravi). Se il datore di lavoro rifiuta la concessione del congedo alternativo, la sanzione prevede l’arresto fino a sei mesi.

Lavoro agile

Modifiche anche ai criteri di prelazione per la concessione del lavoro agile: dal 13 agosto 2022, i datori di lavoro devono dare priorità alle lavoratrici e ai lavoratori con figli fino a dodici anni di età.bNel caso di figli disabili gravi, invece, il limite d’età non viene applicato. Diritto di prelazione anche per i lavoratori con disabilità grave o che assistono una persona non autosufficiente. Il decreto prevede inoltre il divieto di sanzionare, demansionare, licenziare, trasferire o discriminare in alcun modo i lavoratori che intendano ricorrere al lavoro agile. Di conseguenza, ogni violazione della nuova normativa viene automaticamente invalidata.

Estensione dei permessi legge 104

Potranno usufruire dei tre giorni di permesso mensile retribuito per assistere una persona con disabilità grave (previsti dalla legge 104/1992) non solo i coniugi, ma anche i partner legati in unione civile, i conviventi di fatto, i parenti o gli affini entro il secondo grado.

Per maggiori informazioni si può consultare il Decreto legislativo 30 giugno 2022, n. 105 sulla Gazzetta Ufficiale: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2022/07/29/22G00114/sg

Roberta Gatto

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