Primi interventi di impianti cocleari all’ospedale Mandic di Merate

All’ospedale Mandic di Merate i primi interventi per impianti cocleari in due pazienti affetti da ipoacusia profonda.

Un’equipe multidisciplinare

Questo tipo di chirurgia richiede un’equipe multidisciplinare composta dall’otochirurgo, il neuroradiologo, il neurofisiopatologo, il logopedista, l’audiometrista, lo psicologo e l’anestesista.

L’impianto viene attivato circa 20 giorni dopo l’intervento e nei mesi successivi vengono prescritti degli incontri con un logopedista.

Gli impianti cocleari

L’impianto cocleare è un dispositivo utilizzato in caso di sordità profonda e per i soggetti affetti da ipoacusia neurosensoriale grave che non beneficiano più della protesi acustica tradizionale.

È composto da una parte esterna, collocata sulla testa del paziente che capta i suoni e li elabora. La parte interna impiantata sotto il cuoio capelluto riceve gli impulsi elettrici trasmessi attraverso un filo dotato di elettrodi che va a stimolare direttamente il nervo.

Alcuni dati

Tra gli adulti, la forma di ipoacusia più frequente è la presbiacusia, ovvero i disturbi della funzione uditiva che accompagnano il processo di invecchiamento. Questa colpisce circa il 30 per cento della popolazione tra i 65 e i 75 anni, con la percentuale che sale al 50 dopo i 75 anni.

Per quanto concerne le nascite, invece, i dati parlano di un bambino nato sordo ogni mille nascite; nel caso di bambini nati prematuramente il rapporto sale a 10 ogni mille.

Emanuele Boi

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