Lis, sottotitoli e audiodescrizioni: Sanremo 2023 si presenta all’insegna dell’inclusione

Quest’anno il Festival della Canzone Italiana avrà dei cantanti di eccezione: si tratta dei ragazzi e delle ragazze che canteranno con la Lingua Italiana dei Segni.

Tra gli interpreti troviamo sia persone sorde che udenti impegnate a trasmettere non solo il contenuto testuale delle canzoni in gara, ma anche il ritmo e il tono di ciascun brano.

Come? Usando le mani, il corpo e l’espressione del volto.

Il servizio è stato offerto dalla Rai la prima volta nel 2020 e si è via via perfezionato fino a diventare un vero e proprio spettacolo nello spettacolo grazie al lavoro dei traduttori Linguaggio dei segni (LIs).

«Per prima cosa occorre comprendere il brano» spiega Martina Romano, performer sorda che dal 2020 fa parte della squadra di interpreti Lis dell’Ariston. «Non riusciamo a confrontarci con gli artisti e ricevere il significato e il messaggio che vogliono dare. Poi ci sono i modi di dire o parole che insieme possono apparire strane, occorre tradurle senza modificare il senso. Vale anche per frasi dialettali. Oppure parole volgari o modi di dire che in Lis non esistono. Importante è trasmettere il ritmo, per questo si usa anche il corpo e soprattutto l’espressione del viso».

Altri servizi

Per attivare i sottotitoli è sufficiente sintonizzarsi sulla pagina 777 di Televideo, mentre su RaiPlay è disponibile la versione con Lis e sottotitoli.

E per chi non vede? Mamma Rai ha pensato anche agli spettatori ciechi e ipovedenti: per loro è disponibile l’audiodescrizione sulla seconda traccia audio del canale.

Roberta Gatto

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