Accordo tra Ita Airways e Cip per migliorare il trasporto aereo delle persone con disabilità

Migliorare i servizi offerti alle persone con disabilità nell’ambito del trasporto aereo, questo l’obiettivo dell’intesa sottoscritta da Ita Airways e dal Comitato Italiano Paralimpico.

L’accordo

Sottoscritto lo scorso 2 febbraio da Fabio Maria Lazzerini, amministratore delegato e direttore generale di Ita Airways, e da Luca Pancalli, presidente del Cip (Comitato italiano paralimpico), l’accordo è stato presentato alla presenza del Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli e di Pierluigi Di Palma, presidente dell’Enac.

Partendo dalle reali necessità dei passeggeri e dalle esperienze di atlete e atleti paralimpici impegnati in competizioni nazionali e internazionali, viene istituito un tavolo di confronto a cui partecipano rappresentanti di Ita Airways e del Cip per individuare le criticità del trasporto aereo per tutte le persone con disabilità fisiche, sensoriali e intellettive.

Grazie a questa partnership, gli atleti paralimpici, dirigenti e tecnici avranno la possibilità di spostarsi verso destinazioni di gare o allenamenti con tariffe dedicate e agevolazioni. Queste saranno riconosciute al Cip e tutte le Federazioni sportive riconosciute dallo stesso.

Saranno poste in essere, inoltre, azioni congiunte di comunicazione e social mirate alla promozione dei diritti delle persone con disabilità a partire da quello alla mobilità senza barriere.

La soddisfazione del Ministro Locatelli

«Ringrazio Ita Airways e il Comitato Italiano Paralimpico per il percorso che hanno deciso di intraprendere insieme. La collaborazione tra enti pubblici, privati e terzo settore è fondamentale per intercettare e raggiungere in modo capillare i bisogni dei cittadini […] Migliorare i servizi offerti nell’ambito del trasporto aereo garantendo accessibilità universale e comfort di volo significa anche attuare alcuni importanti principi della Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità, piena partecipazione alla vita, inclusione, pari dignità».

Emanuele Boi

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