La battaglia persa di Ferruccio Sanvido è quella di noi tutti

Ferruccio Sanvido nella foto tratta da Facebook

Ferruccio Sanvido non potrà continuare la sua battaglia per il diritto alla mobilità di quanti sono costretti a utilizzare dispositivi ausiliari per sopperire a limitazioni della salute. Sessantasette anni ed ex consigliere comunale a Selargius, aveva necessità di un trapianto a causa della una fibrosi polmonare idiopatica.

La necessità di viaggiare

Per ricevere adeguate cure, Sanvido aveva necessità di raggiungere Padova. Il viaggio, tuttavia, è stato impossibile.

Infatti, nonostante gli accordi con la compagnia Volotea, dimostrando con apposita documentazione la necessità dei dispositivi, il contenuto di questi ultimi (tre litri di ossigeno) era stato ritenuto pericoloso dal comandante «perché con contenuto di volume superiore ai 100 cc».

Le richieste alla politica

Lo scorso 20 febbraio Sanvido ha inviato una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dove chiedeva l’intervento per risolvere «una vera e propria barriera architettonica che attiene solamente a chi risiede nelle isole o deve raggiungerle così da garantirsi una continuità sanitaria e non solo territoriale».

Nel testo venivano evidenziati non solo i costi proibitivi per il trasporto aereo, ma anche la mancanza di alternative dovute alla necessità di spostamenti rapidi.

Già il 7 gennaio, tuttavia, aveva richiesto l’intervento della politica regionale scrivendo al presidente Solinas e gli assessori competenti in materia di trasporti e sanità.

I funerali

Ieri 27 febbraio, proprio a causa della malattia, l’ex consigliere comunale di Selargius è venuto a mancare.

I funerali saranno celebrati oggi (28 febbraio) alle 15:30 nella parrocchia di San Giovanni Battista de La Salle a Monserrato.

Emanuele Boi

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