Nelle Giornate del Fai apre l’Istituto dei Ciechi della Sardegna

L’Istituto dei Ciechi di Cagliari “Maurizio Falqui” sarà reso visitabile in occasione delle Giornate di Primavera del Fai.

L’appuntamento è fissato per il 25 e 26 marzo nella sede di via Nicolodi, 1 a Cagliari e grazie al contributo di FAI – Sardegna e Delegazione FAI – Cagliari sarà possibile visitare i locali.

All’interno saranno infatti visitabili le ampie sale luminose ancora con gli arredi del suo periodo migliore (prima metà del ‘900). E poi i lunghi corridoi, le finestre che vedono la storia e la bellezza della città.

L’edificio ha terrazze panoramicissime non utilizzate e a rischio di abbandono definitivo.

L’Istituto dei Ciechi di Cagliari è una istituzione storica che in passato ha svolto un ruolo fondamentale nell’educazione, nell’istruzione, nella formazione e avviamento professionale dei giovani ciechi sardi.

Dopo un lungo periodo di battaglie legali, il 24 giugno 2011, la Regione Sardegna è intervenuta a tutela dei servizi e dell’Ente trasformandolo in Azienda pubblica di Servizi alla Persona denominata “Istituto dei Ciechi della Sardegna – Maurizio Falqui”.

La storia

Quando nel 1895 Maurizio Falqui, non vedente, commissionò l’edificio per ospitare e scolarizzare i ragazzi ciechi (inizialmente quelli di Cagliari e hinterland e poi dell’intera regione), venne data indicazione al progettista d’ispirarsi all’omologo istituto per ciechi di Napoli dove trascorse un periodo di studio.

In quel periodo in Sardegna il livello di scolarizzazione era scarsissimo e quindi creare a questo scopo un istituto esclusivo per non vedenti doveva apparire un qualcosa di straordinario. Risultò infatti un successo perché nell’Istituto si formarono coristi, musicisti, concertisti. Si insegnò il braille e in tempi più recenti l’informatica.

Il progetto

Per trovare i fondi necessari per la costruzione dell’edificio, il Falqui mise su una serie di iniziative a beneficio della nobiltà cagliaritana. Furono parecchi i concerti e gli spettacoli che vennero approntati e realizzati. «Nel 1902 vennero acquistati i terreni dal Comune» racconta il presidente di Ierfop Onlus Roberto Pili che si occupa principalmente dei corsi di formazione per non vedenti, «e venne affidato il progetto all’ingegner Giuseppe Costa che aveva già effettuato il restyling del bastione Saint Remy di Cagliari.

«Fino agli anni ’80 l’Istituto aveva operato» ricorda il direttore della Formazione Ierfop Onlus Bachisio Zolo che fu presidente dell’Istituto dall’82 all’86, «per poi essere degnamente sostituito proprio da Ierfop nella missione dell’istruzione e  formazione dei non vedenti».

Attualmente è sotto il controllo della Regione. Ma la struttura immobiliare sarebbe da valorizzare maggiormente, soprattutto nelle parti panoramiche esterne visto come l’edificio ha terrazze panoramicissime con vista sulla grande vallata Palabanda, non utilizzate e a rischio di abbandono definitivo.

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