Stile di vita sano? Tutti lo sanno, ma pochi lo applicano

Ne siamo pienamente consapevoli, ma siamo pigri. Tutti sanno che bisogna curare l’alimentazione, ma non lo si fa. Tutti sanno che la scelta del cibo da mettere in tavola è importante, ma non consumano abbastanza frutta e verdura. A confermare questa tendenza sono i numeri: tre italiani su 10 hanno uno stile di vita sano. L’80 per cento invece, pur sapendo, si comporta e agisce diversamente. “Abitudini alimentari e stile di vita” è il report realizzato da Fondo Asim – Fondo di assistenza sanitaria integrativa dedicato a lavoratrici e lavoratori delle imprese esercenti Servizi di Pulizia, Servizi Integrati/Multiservizi, in collaborazione con la Fondazione Airc. Il sondaggio è stato realizzato su 2608 persone. Gli intervistati, un campione rappresentativo della platea delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti delle aziende dei Servizi di Pulizia, Servizi Integrati/Multiservizi aderiscono al Fondo Asim con il 73 per cento costituito da donne.

Dalle risposte ottenute nel sondaggio si ha uno spaccato non solo di quali siano le abitudini alimentari e gli stili di vita degli intervistati, ma soprattutto della differenza sostanziale tra la consapevolezza dell’importanza di adottare determinati comportamenti corretti e la loro effettiva realizzazione nella quotidianità.

Il consumo alimentare tipo

Dal report si scopre come il consumo settimanale di cinque porzioni di frutta e verdura risulta essere il comportamento alimentare salutare meno seguito: solo il 19 per cento si impegna in questa pratica alimentare. Solo il 17 per cento degli intervistati consuma frequentemente legumi o il pesce (16 per cento).

Tutti sanno cosa fa bene e cosa fa male, ma pochi a tavola se lo ricordano. O vogliono ricordarlo.

I rischi

Sedentarietà, poco consumo di frutta e verdura fanno male. E allora perché, pur sapendo, si evita di avere cura della propria alimentazione? La risposta è nel report. L’abitudine e la ripetizione delle azioni quotidiane sono le ragioni di tanta disattenzione. Rispetto agli stili di vita, solo il 51 per cento degli intervistati ha dichiarato di aver praticato sport nell’ultimo mese. Le ragioni addotte? La mancanza di tempo (49 per cento).

Gli esami di prevenzione

Tra i programmi di screening che hanno coinvolto il maggior numero di persone ci sono quelli dedicati all’ Hpv (il 73 per cento); tumore della cervice uterina (57 per cento); tumore al seno (51 per cento).

Pur essendoci la debita informazione su determinati temi, non necessariamente si traduce in un comportamento migliore. La maggioranza dei partecipanti (il 70 per cento) è consapevole del fatto che mantenere uno stile di vita attento, attraverso una serie di comportamenti e atteggiamenti virtuosi, possa aiutare. Ma, nonostante questo, non cambia stile di vita e non si mette davvero al riparo dai problemi e quindi in fondo pensa che non sia così urgente.

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