Sviluppo dell’intelligenza artificiale: a rischio 300milioni di posti di lavoro nel Mondo

Condotto dalla Goldman Sachs e citato dal Financial Times, lo studio intitolato “The Potentially Large Effects of Artificial Intelligence on EconomicGrowth” (i potenziali effetti delle intelligenze artificiali sulla crescita economica) evidenzia come il costante miglioramento delle capacità delle Ia potrebbe portare presto a «un progresso significativo con effetti macroeconomici potenzialmente importanti e potrebbe aumentare il Pil globale annuo del 7 per cento nei prossimi 10 anni».

La generazione di contenuti senza la necessità di un intervento umano permetterebbe infatti di risparmiare sul costo di alcune particolari tipologie di lavoro e di incrementare la produttività dei lavoratori. Allo stato attuale, circa i 2/3 dei settori occupazionali sfruttano le potenzialità dell’intelligenza artificiale e nel prossimo futuro molte persone potrebbero vedere diminuito il proprio carico di lavoro del 50 per cento, guadagnandone in termini di tempo libero. Fin qui tutto bene. Tuttavia, lo studio ha messo in luce anche un aspetto negativo per tutte quelle categorie di professionisti che, nel giro di una decina di anni, vedrebbero messo a rischio il proprio impiego.

Ma quali settori sono maggiormente vulnerabili?

Dati preoccupanti

Secondo Joseph Briggs e Devesh Kodnani (autori dell’articolo pubblicato sul Financial Times), 300 milioni di lavoratori nel mondo potrebbero perdere il posto a causa delle Ia. I settori maggiormente colpiti, secondo lo studio, ha rilevato tra i settori maggiormente a rischio, quelli amministrativo e legale, ma anche quello bancario e finanziario, mentre chi svolge un lavoro pratico non dovrebbe temere la concorrenza delle macchine. Si tratta di operai e manutentori, ma anche chi lavora nel mondo della ristorazione può stare relativamente tranquillo.

Nonostante il forte impatto che lo sviluppo dei sistemi automatizzati potrà avere su quasi tutte le professioni, solo il 5 per cento potrebbe essere sostituito completamente, mentre tutte le altre mansioni saranno “affiancate” dalle Ia e nessun settore sarà escluso da questo processo di automazione.

Lo studio è stato condotto su migliaia di settori e ha preso in analisi dati statunitensi ed europei su mansioni tipicamente umane, come compilare una dichiarazione dei redditi, pronunciare una sentenza e monitorare le condizioni dei pazienti in terapia intensiva. I risultati hanno dimostrato che tutto dipenderà dallo sviluppo di questi sistemi e dall’utilizzo che se ne farà.

Roberta Gatto

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