Regione Sardegna, Piano Casa e invalidi

Prevista nel Piano Casa della Regione Sardegna la possibilità di incrementi volumetrici finalizzati ad assicurare il massimo della fruibilità degli spazi dove vivono disabili gravi. L’aumento previsto è pari a un massimo di 120 metri cubi.

I requisiti per gli interventi a favore di portatori di handicap gravi

La modalità per accedere a tale possibilità sono stringenti. Occorre, innanzitutto, la certificazione medica della Asl competente che attesti la situazione di handicap grave. Quanti ottengono la nuova destinazione d’uso devono, inoltre, impegnarsi per cinque anni a non variare, vendere o affittare l’immobile a chi non è portatore di handicap. La richiesta va corredata dalla relazione di un progettista abilitato e dal progetto con tutte le soluzioni che è necessario adottare.

Gli altri interventi consentiti

Non solo interventi a favore della disabilità, nell’emendamento della Giunta al collegato si prevede anche la possibilità del recupero e riuso a scopo abitativo di piani pilotis (ovvero l’area sulla quale insistono i pilastri dell’edificio), seminterrati, sottotetti e soppalchi. Non si prevedono, però, ampliamenti volumetrici.

Nello specifico, per quanto riguarda il riuso di sottotetti con finestre e lucernari deve esserci innanzitutto un’altezza minima di 2 metri e 40. Nei centri storici dei Comuni che hanno adeguato il piano particolareggiato al piano paesaggistico regionale saranno consentiti dei leggeri incrementi volumetrici, in questo caso l’altezza minima deve essere di 2 metri e 70.

Novità previste anche per i soppalchi. In questo caso le abitazioni devono avere un’altezza minimia di 4 metri e 40, la parte superiore deve avere un’altezza di almeno 2 metri e quella inferiore almeno 2 metri e 40. La parte superiore, inoltre, non deve superare il 40 per cento della superficie sottostante.

Gli interventi non sono ammessi nelle abitazioni che si trovano nella fascia dei 300 metri dal mare mentre sono consentiti in tutte le aree urbanistiche comprese quelle turistiche e industriali.

Per il recupero dei seminterrati (consentito a uso residenziale e commerciale) è necessario che lo spazio abbia un’altezza minima garantita di 2.40 metri e che sia possibile il ricambio d’aria. Questo può avvenire, precisano dalla Giunta, anche attraverso sistemi di ventilazione meccanica. È vietato il recupero nelle zone a rischio idrogeologico e frane.

Emanuele Boi

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