Vogue Uk: la bellezza sta nella diversità

“Reframing Fashion”, cioè ridefinire i canoni della moda: questo lo slogan che accompagna le copertine di maggio di Vogue UK dove la disabilità diventa protagonista.

Grazie alla consulenza di Sinéad Burke, attivista irlandese affetta da nanismo, la rivista di moda britannica dedica il numero di maggio alla bellezza della disabilità, rompendo così gli schemi che vogliono esclusivamente modelle perfette sulle pagine delle riviste patinate.

Un nuovo movimento

La Burke ha affiancato il team di Vogue assicurandosi che il set fosse realmente accessibile e senza barriere architettoniche. «L’accessibilità e l’inclusione della disabilità sono responsabilità e opportunità di tutti» commenta l’attivista in un lungo editoriale. «Questo è un movimento, non un momento. E coinvolge tutti noi».

Tra le modelle ritratte, Ellie Goldstein, modella britannica affetta dalla sindrome di Down mentre indossa un abito Gucci e la modella trans disabile Aaron Rose Philip, oggi richiestissima in passerella, che posa con un abito nero Del Core e ballerine di Miu Miu.

Tra loro anche l’attrice Selma Blair, affetta da sclerosi multipla, che ha posato con una cappa Valentino e il bastone. E poi Justina Miles, l’interprete della lingua dei segni che milioni di persone hanno visto esibirsi nello Show di Rihanna al Super Bowl.

Un punto di partenza

 Come testimonia il direttore di Vogue UK, Edward Enninful: «Queste copertine devono essere un punto di partenza per la moda, non di arrivo».

Enninful convive con una malattia del sangue e ha problemi alla vista e all’udito.

«Mi rende orgoglioso poter finalmente parlare di disabilità senza doverlo nascondere» dice in un’intervista alla Bbc. «Penso che questo sia uno dei numeri più incredibili a cui ho avuto il privilegio di lavorare».

Altri personaggi

Non solo modelle, ma anche personaggi del mondo dello sport e dell’arte, come il pilota automobilistico Nicolas Hamilton e il comico Rosie Jones, entrambi affetti da paralisi cerebrale.

«Quello che ho apprezzato di ognuno di loro è che difendono la comunità a cui appartengono, insegnando al mondo a essere più attento e inclusivo» commenta Enninful. «Ognuna di queste persone merita di essere su una copertina di British Vogue».

Roberta Gatto

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