Rendilo possibile: la passione per i viaggi di una blogger con disabilità

Classe 1995, travel blogger affetta da una displasia diastrofica: è Sabrina e sulle pagine del suo blog – Un Viaggio Per Amarsi racconta le sue esperienze di viaggiatrice con disabilità fornendo preziose informazioni su luoghi e strutture accessibili.

Viaggiare si può

Sabrina è nata in provincia di Torino, ma nel corso degli anni ha visitato diversi Paesi e città del mondo. Una malattia genetica (la displasia diastrofica) non le permette di camminare. Ciò però non ha fermato la sua voglia di esplorare il mondo, anzi. Sul suo blog, Sabrina offre informazioni sull’accessibilità delle strutture ricettive dove soggiorna e fornisce consigli utili a quanti vogliono viaggiare con una sedia a rotelle.

Un viaggio per amarsi

Il suo blog nasce a ottobre 2022 dalla voglia di condividere con il web questa grande passione. Sin da quando era bambina, infatti, vive esperienze di viaggio indimenticabili, come i lunghi tragitti in macchina con i genitori verso Marsiglia dove si è sottoposta a diversi interventi chirurgici. Nonostante fosse costretta a passare molte ore in una stanza d’ospedale, guardare fuori dalla finestra le ha permesso di sognare e immaginare di esplorare ogni angolo della città francese. Il desiderio di perdersi per le strade, sentire l’odore del mare e osservare le barche entrare nel porto era così forte da alimentare la sua voglia di libertà.

Esperienze, queste, che l’hanno profondamente influenzata e hanno contribuito a plasmare il suo carattere e la sua visione della vita.

Il viaggio è dentro ognuno di noi

Nei suoi racconti, Sabrina riesce a trasmettere non solo la sensazione di libertà che si prova durante un viaggio, ma anche l’importanza di guardarsi dentro, fare introspezione e valorizzarsi.

Per Sabrina, infatti, il viaggio più significativo è quello che si intraprende con sé stessi. La libertà è un valore fondamentale, che riguarda la capacità di prendere decisioni sulla propria vita, scegliere dove andare e quando partire, senza seguire uno stile di vita “tradizionale”.

L’accessibilità delle strutture ricettive

Secondo la blogger, le strutture ricettive possono migliorare l’accessibilità ai loro servizi fornendo ad esempio maggiore chiarezza e trasparenza: È importante che le informazioni sulle dimensioni e la capacità degli ascensori siano il più accurate e precise possibile, per evitare spiacevoli sorprese.

Anche l’indicazione sulla presenza di gradini e sulla pendenza delle rampe all’interno della struttura possono favorire l’accesso a persone con mobilità ridotta.

Mettere a disposizione foto dei bagni accessibili sui portali di prenotazione, infine,  potrebbe essere un ulteriore punto a favore di una struttura ricettiva nei confronti di tutti quegli ospiti che necessitano di questo tipo di servizio.

Roberta Gatto

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