Allarme dall’Oms: in arrivo nuova pandemia

A lanciare l’allarme è il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Ghebreyesus affermando come il rischio di una variante o della comparsa di un altro agente patogeno «sia reale e debba essere affrontato con rapidità».

Una nuova pandemia?

Mascherine, distanza sociale, lockdown e vaccini. Ci siamo appena lasciati tutto questo alle spalle, eppure sembra che il rischio di una nuova pandemia non sia uno scenario troppo lontano nel tempo. «Quando la prossima pandemia busserà, e lo farà, dobbiamo essere pronti a rispondere in modo deciso, collettivo ed equo» ha dichiarato Ghebreyesus durante l’Assemblea mondiale della Sanità.

Potrebbe trattarsi di una variante, come sta succedendo in Cina dove la ricombinante di Omicron XBB arriverà a toccare il picco di 60milioni di casi alla settimana entro giugno, o di un nuovo patogeno ancora più pericoloso.

Pandemia e clima

Secondo un articolo pubblicato sulla rivista scientifica BiorXiv, future pandemie potrebbero essere scatenate dallo scioglimento del permafrost, in conseguenza del riscaldamento climatico.

Il team di studiosi statunitensi e cinesi che ha svolto la ricerca, infatti, ha analizzato una serie di calotte ghiacciate provenienti dall’altopiano del Tibet, trovando al loro interno 33 gruppi di virus, 28 dei quali sconosciuti.

Altra importante conseguenza del cambiamento climatico è la migrazione di alcune specie animali dal loro habitat naturale verso altre zone abitate dall’uomo. Si stima che siano presenti più di un milione e mezzo di virus pericolosi per l’essere umano che potrebbero fare il salto di specie qualora questi animali entrassero in contatto con le persone.

Roberta Gatto

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