Diabete mellito, approvata indennità di accompagnamento

La donna si era vista respingere la richiesta dell’indennità di accompagnamento per la figlia di tre anni costretta a diverse iniezioni di insulina giornaliere. Inizialmente, il Tribunale aveva stabilito che, in quanto la bimba può svolgere le normali attività quotidiane, non aveva diritto all’accompagnamento. La mamma però non era dello stesso avviso. Ha così presentato ricorso avvalendosi del fatto che la figlia è troppo piccola per effettuare le iniezioni in modo autonomo e per questo lei si vede costretta ad assentarsi dal lavoro per provvedere a questa necessità. La donna ha quindi richiesto e ottenuto che venisse corrisposta un’indennità fino a quando la piccola non sarà in grado di gestirsi da sola.

Diritti delle persone con diabete

I pazienti affetti da diabete, finora, avevano diritto a tale emolumento solo nei seguenti casi: inabilità al lavoro tra 74 e 99 per cento; età tra 18 e 66 anni e 7 mesi; reddito personale (quindi non familiare) annuo non maggiore di 5.010,20 euro.

Le famiglie, invece, godono dei benefici previsti dalla legge 104, dove sono previsti tre giorni retribuiti di assenza dal lavoro e in alcuni casi si può arrivare anche a due ore a giornata a seconda delle necessità.

La sentenza vinta dalla donna rappresenta ora un caso unico in Italia e costituisce un passo avanti nella riforma della legislazione in tema di diabete e benefit corrisposti.

Roberta Gatto

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