La qualità della vita in Italia per bambini, giovani e anziani

Pubblicato da “Il Sole 24 ore” la terza edizione dell’indagine relativa la qualità della vita declinata per bambini, giovani e anziani.

In base al punteggio medio conseguito su 12 indicatori, sono state redatte le classifiche dei tre indici generazionali. L’indagine è riferita alle 107 province italiane.

I dati aggiornati

Le province con la migliore qualità di vita per i bambini sono Siena, Aosta, Ravenna, Firenze e Bologna; per i giovani (fascia d’età tra i 18 e i 35 anni) troviamo Ravenna, Forlì – Cesena; Ferrare, Piacenza e Grosseto. Per gli over 65 al primo posto si trova Trento, seguita da Bolzano, Fermo, Trieste e Sondrio.

Nel sito internet si legge: «Siena arriva sul podio per numero di pediatri attivi ogni mille residenti sotto i 15 anni. Ravenna […] vince l’offerta culturale con 75 concerti messi in scena ogni 10 mila residenti under35 nel 2021. Trento è la prima nella speranza di vita degli anziani, con una media di 21.6 anni ancora da vivere a 65 anni in base agli indicatori demografici Istat riferiti al 2022».

La situazione in Sardegna

Di seguito i dati relativi la nostra regione. Va ricordato come i 12 indicatori utilizzati per stilare la classifica misurano servizi, opportunità e condizioni di vita.

Per quanto concerne la qualità di vita dei bambini (età compresa tra 0 e 10 anni) Cagliari si piazza al 31 posto della classifica finale, Nuoro alla posizione 63, Oristano posizione 50, Sassari posizione 74 e il Sud Sardegna in 87esima posizione.

Nella classifica relativa la qualità di vita dei ragazzi (tra i 18 e i 35 anni) Cagliari si trova nella posizione numero 76, Nuoro posizione 52, Oristano posizione numero 63, Sassari posizione numero 49 e Sud Sardegna posizione numero 106 (penultimo posto).

Nella classifica della qualità della vita inerente gli over65 troviamo Cagliari alla 35esima posizione, Nuoro in 18esima posizione, Oristano posizione numero 13, Sassari in 46esima posizione e Sud Sardegna in 98esima posizione.

Gli indicatori e la stesura della classifica

Ma quali sono gli indicatori utilizzati? E in che base si calcola il punteggio che determina la classifica?

Nell’apposita area del sito, il Sole 24 ore, rende noto che per ciascun indicatore vengono dati mille punti alla provincia con il valore migliore e zero a quella con il peggiore. Per le province rimanenti il punteggio viene distribuito in funzione della distanza rispetto agli estremi. L’indice sintetico finale è dato dal punteggio medio riportato nei 12 indicatori di riferimento.

Per quanto riguarda gli indicatori questi sono:

  • Bambini: Spazio abitativo, pediatri, asili nido, spesa per servizi e interventi sociali, competenza numerica non adeguata, edifici scolastici con la palestra in percentuale sul totale, retta mensa scolastica, giardini scolastici, verde attrezzato, indice sport e bambini, delitti denunciati a danno di minori;
  • Giovani: Residenti giovani, quoziente di nuzialità, età media al parto, canone di locazione, laureati, disoccupazione giovanile, soddisfazione per il proprio lavoro, giovani che non lavorano e non studiano (Neet), bar e discoteche, concerti, aree sportive, amministratori comunali under 24;
  • Anziani: Infermieri (non pediatrici), speranza di vita a 65 anni, persone sole anziane, assistenza domiciliare, trasporto anziani e disabili, consumo di farmaci per malattie croniche, consumo di farmaci per la depressione, posti letto nelle Rsa, geriatri, orti urbani, biblioteche, esposti per inquinamento acustico.

Emanuele Boi

Lascia un commento