Catastrofi e disabilità: che fare?

In che modo supportare al meglio le persone con disabilità intellettiva e disturbo dello spettro autistico in caso di catastrofi naturali? È la domanda su cui si è basato un progetto di ricerca del CeDisMa – Centro Studi sulla Disabilità e la Marginalità dell’Università Cattolica, insieme a diversi partner internazionali.

Il progetto

Denominato “I learn and get beyond my limits” (traduzione “Imparo e vado oltre i miei limiti”), il progetto intendeva indagare le modalità più efficaci per aiutare le persone con difficoltà comunicative a mettersi in salvo in caso di calamità quali alluvioni, terremoti o altri disastri ambientali.

I risultati

I risultati hanno confermato la necessità di intraprendere azioni formative dedicate, permettendo così alle persone con difficoltà comunicative riconducibili a condizione di disabilità intellettiva o disturbi dello spettro autistico, di intraprendere le procedure di sicurezza più efficaci in presenza di un pericolo.

La formazione del personale incaricato al soccorso

Dalla ricerca è emersa, inoltre, la necessità della preparazione del personale deputato al soccorso, ad esempio Protezione Civile, Vigili del Fuoco e forze dell’ordine, nell’aiutare le persone con problemi a livello relazionale nell’accettare il sostegno di sconosciuti.

Per supportare questo aspetto sono stati realizzati tre strumenti: un dizionario per le emergenze in Caa (comunicazione aumentativa alternativa) utile per la formazione di persone con autismo o disabilità intellettiva, un portale per la formazione a distanza e una biblioteca digitale aggiornata per famiglie e operatori che quotidianamente si rapportano con queste persone.

Ulteriori informazioni

Tutto il materiale è disponibile sul sito dedicato al progetto “I learn and get beyond my limits”. Essendo un progetto internazionale bisogna selezionare dall’apposito menù la lingua italiana.

Emanuele Boi

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