I sistemi di automazione in casa con la detrazione del 75 per cento

La detrazione del 75 per cento come previsto dal testo dell’art. 119-ter del Decreto Rilancio è riservata esclusivamente “agli interventi sugli immobili”. E può essere utilizzato anche per gli interventi di domotica. Cosa vuol dire? Che per poter accedere al Bonus, non è ammesso il fai da te, ossia il semplice acquisto dei singoli apparati.

La gamma di interventi che si possono effettuare usufruendo del bonus è molto ampia: va dalla semplice automazione delle porte, all’installazione di sistemi di controllo automatizzato per le luci, ma anche la gestione degli elettrodomestici per la sicurezza.

Le prescrizioni per l’usabilità degli impianti
D’altra parte, lo stesso D.M. 236/1989 dove vengono dettati i requisiti per gli interventi a norma, definisce molto bene le barriere architettoniche da eliminare ai fini dell’accessibilità. Vengono considerati ostacoli fisici anche gli ostacoli che limitano o impediscono a chiunque la comoda e sicura utilizzazione di parti, attrezzature o componenti; la mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettono l’orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo. Questo in particolare per i non vedenti, per gli ipovedenti e per i sordi.

Nel D.M., gli apparecchi elettrici, i quadri generali, le valvole e i rubinetti di arresto delle varie utenze così come i regolatori degli impianti di riscaldamento e condizionamento, nonché i campanelli, pulsanti di comando e i citofoni devono essere, per tipo e posizione planimetrica e altimetrica, tali da permettere un uso agevole anche da parte della persona su sedia a ruote. Questi strumenti devono essere facilmente individuabili anche in condizioni di scarsa visibilità ed essere protetti dal danneggiamento per urto.

Quindi, gli apparecchi elettrici, i quadri generali, le valvole e i rubinetti di arresto delle varie utenze, i regolatori di impianti di riscaldamento e di condizionamento, i campanelli di allarme, il citofono, devono essere posti a una altezza compresa tra i 40 e i 140 cm. Il lavoro necessario per metterli in questa condizione garantisce l’accesso al bonus. E, ovviamente, rientrano anche tutte le spese correlate, a partire dalle certificazioni di messa a norma.

Porte e finestre
Per quanto riguarda gli interventi di automazione veri e propri, il Bonus Barriere 75 può essere utilizzato ad ampio raggio per tutte le soluzioni personalizzate. Queste devono servire a migliorare la qualità della vita all’interno degli appartamenti e a garantire una maggior sicurezza. Facciamo un esempio: uno dei principali ostacoli per le persone con disabilità motorie è rappresentato dalle porte. L’automazione delle porte e delle finestre può essere gestita attraverso comandi vocali, pulsanti a distanza o sensori di movimento.
Gestione degli elettrodomestici e illuminazione
I sistemi di illuminazione intelligenti consentono di controllare le luci tramite comandi vocali o app, adattando l’intensità luminosa e il colore. Un altro intervento previsto nell’ambito del Bonus Barriere 75 è quello dell’automazione per controllare e gestire gli elettrodomestici. Ad esempio, un sistema di domotica può permettere di accendere o spegnere la lavatrice, il forno o il frigorifero senza dover compiere movimenti fisici complessi.

Monitoraggio e sicurezza
Infine, la domotica offre anche soluzioni di monitoraggio e sicurezza che possono essere particolarmente utili per le persone anziane o con disabilità. I sensori di movimento, le telecamere di sorveglianza e i sistemi di allarme intelligenti possono rilevare situazioni di emergenza come cadute, fumo o fughe di gas, inviando notifiche di allarme a familiari o servizi di soccorso.

Bachisio Zolo

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