Donazioni di sangue in Italia: calo preoccupante tra i giovani

Soltanto il 2,7 per cento degli italiani dona il sangue. È quanto emerso ieri in occasione della Giornata mondiale del donatore di sangue. Preoccupa il persistente trend discendente delle donazioni, con solo il 2,7 per cento degli italiani che ha donato nel corso del 2022. In particolare, si registra una diminuzione dei donatori tra i più giovani.

Un gesto che può salvare la vita

Nonostante le donazioni siano uno strumento fondamentale per salvare la vita di migliaia di persone, i dati sulle donazioni di sangue nel nostro Paese indicano come sempre meno italiani si impegnano in questa pratica responsabile, gratuita, sicura, indolore in grado di salvare 1.800 vite al giorno.

Numeri in diminuzione

Le donazioni soffrono anche degli effetti della pandemia da Covid-19. Nel 2022, infatti, sono state effettuate 2,8 milioni di trasfusioni, un numero leggermente superiore rispetto al 2012, ma comunque inferiore ai livelli pre-pandemia.

Nel corso degli anni si è registrato un trend discendente delle donazioni, soprattutto tra i giovani tra i 18 e i 45 anni con un calo del 2 per cento nel 2022. Un dato preoccupante, se si considera la possibilità di un adeguato ricambio generazionale. Si assiste infatti a un progressivo invecchiamento della popolazione dei donatori di sangue, cui non sembra corrispondere un adeguato ricambio generazionale. È critica anche la situazione relativa alla raccolta di plasma essenziale per la produzione di farmaci plasma derivati. Attualmente, è possibile donare sangue fino ai 65 anni, ma non è consentito donare per la prima volta dopo i 60 anni. Al fine di incrementare il numero dei donatori, si pensa ora a modificare la normativa attuale, estendendo la possibilità di accesso alla donazione fino a 70 anni.

Un solo gesto, molte opportunità

Donare il sangue non solo è importante per salvare vite umane, ma anche per sostenere la ricerca medica. La riduzione delle donazioni comporta infatti una minore disponibilità di plasma, che è fondamentale per la produzione di farmaci salvavita come l’albumina e le immunoglobine. In questo senso, a preoccupare sono i dati relativi allo scorso anno: nel 2022 sono stati raccolti 843mila kg di plasma, 19mila in meno rispetto all’anno precedente. Questa diminuzione, che può attribuirsi anche alla diffusione della variante Omicron nei primi mesi del 2022, mette seriamente a rischio l’autosufficienza italiana, rendendo ancora necessario rivolgersi alle banche del sangue internazionali.

Roberta Gatto

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