Su 21 regioni, sette sono inadempienti riguardo i livelli essenziali di assistenza

A dire il vero, la sensazione reale la si aveva già. Ora ad accertarlo è lo stesso Ministero della salute rendendo noto il bilancio del monitoraggio sui Livelli essenziali di assistenza (Lea). Bocciati la Provincia autonoma di Bolzano, Valle d’Aosta, Molise, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna.

Dal rapporto emerge come 7 regioni su 21 sono inadempienti sui tre fattori principali: servizi di prevenzione e sanità pubblica, distrettuali e ospedalieri. L’emergenza registrata, creata e sviluppata con la pandemia recente? Forse. Di certo emerge un fenomeno: il sistema sanitario nazionale si muove a due, se non a più velocità. E non c’è più la sola differenza tra nord e sud. A dimostrarlo sono proprio i territori bocciati, ovvero Provincia autonoma di Bolzano, Valle d’Aosta, Molise, Campania, Calabria, Sicilia, Sardegna. Una situazione che penalizza soprattutto chi gestisce una disabilità visto come ausili, dispositivi, interventi riabilitativi, diagnosi e cure sono messi in serio pericolo. Da qui al ricorso alla sanità privata. Con conseguenti costi per chi se li può permettere.

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