Progetto Care, incontro in Irlanda

Si è tenuto recentemente a Wexford, in Irlanda, un incontro promosso nell’ambito delle attività del progetto “Care – Ceramic Artworks to Raise Esteem and Employability”.

Nello specifico si è finalizzata l’elaborazione del manuale che conterrà indicazioni pratiche e schede didattiche su come implementare workshop creativi di ceramica destinati ai giovani, in particolare ai giovani ipovedenti.

Le attività del progetto “Care” proseguono con lo sviluppo di un manuale su come implementare i corsi di ceramica per accrescere le capacità psicomotorie; l’organizzazione di attività di formazione transnazionali per educatori giovanili e youthworkers che verranno successivamente coinvolti nella realizzazione di laboratori pratici di ceramica con giovani ipovedenti. Infine, attivata l’organizzazione di una formazione transnazionale per i giovani ipovedenti che dia loro l’opportunità di viaggiare all’estero e avere contatti con altri giovani provenienti dai differenti Paesi del partenariato.

Il progetto Care

Il progetto Care vede Ierfop Onlus come ente capofila ed è condotto da un consorzio di cinque partner provenienti da quattro differenti Paesi europei: Italia, Grecia, Irlanda e Cipro. Nello specifico, oltre Ierfop, i partner sono Prism Impresa Sociale (Italia), Sigma Business Network (Grecia), Frame (Polonia), Ardmore Educazione e Sviluppo (Irlanda) e Csi Center for Social Innovation Ltd (Cipro).

Obiettivi

Gli obiettivi che si intendono raggiungere con il progetto sono diversi, tra questi l’aumento dell’autostima nei giovani ipovedenti rafforzando le loro capacità psicomotorie e accrescere le opportunità di impiego dei giovani ipovedenti nel campo dell’arte, della cultura e del lavoro sociale e manuale.

Risultati attesi

Oltre ad aumentare i livelli di inclusione migliorando l’approccio verso il coinvolgimento attivo delle persone con disabilità, il progetto intende sviluppare e favorire lo sviluppo di nuove competenze così come trasferire buone pratiche nell’ambito dell’occupabilità di giovani con disabilità visiva; accrescere l’autonomia e la possibilità di gestire il lavoro e le relazioni dei giovani con disabilità visiva; realizzare laboratori di ceramica concepiti appositamente per giovani con disabilità visiva in modo da accrescere le capacità psicomotorie quali movimenti, coordinazione, postura, manipolazione e sensazioni tattili, destrezza, forza e velocità.

Emanuele Boi

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