Dalla Camera via libera alla legge sull’oblio oncologico

La malattia oncologica? Da dimenticare. E per legge. Con 281 a favore, la Camera ha approvato (all’unanimità) la proposta di legge cosiddetta dell’oblio oncologico. Di fatto, introduce un vero e proprio diritto all’oblio per chi ha sofferto di un tumore e che per questo non deve essere discriminato se sono ormai trascorsi dieci anni dall’ultima diagnosi. Prima di questa legge, chi aveva sopportato una malattia oncologica non poteva accendere un mutuo, avere un prestito, stipulare un’assicurazione e nemmeno adottare un bambino. Nel provvedimento ora adottato dalla Camera, si prevede che per i minori, il diritto all’oblio sia di cinque anni. Non solo: si rimette al Governo la possibilità di abbassare ulteriormente il periodo. Il testo deve ora passare al Senato, ma già si intravvede la condivisione tra i partiti del concetto dell’oblio.

Si calcola siano oltre un milione i cittadini in Italia guariti da una malattia oncologica e privati finora di diritti importanti. Il tutto tollerato e dimenticato. Ora invece passa il concetto che dalla malattia oncologica si possa guarire conservando anche tutti i diritti civili che finora erano stati limitati.

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