Il lavoro dei sogni? Varia da regione a regione

Il lavoro dei sogni varia da regione a regione. A dirlo è Adecco, l’agenzia per il lavoro in Italia e all’estero. Ed è indagando tra le aspirazioni lavorative degli italiani tra opportunità di crescita professionale e salariale che si arriva alle conclusioni. L’analisi consente infatti di stilare una classifica di popolarità dei vari mestieri. Tra le professioni in salita rispetto a dieci anni fa troviamo l’Influencer (+505 per cento) ma anche il Nutrizionista (+349 per cento) e lo Psicologo (+148 per cento). Seguono l’Insegnante a + 123 per cento, il Medico a +85 per cento, il Professore +78 per cento e l’Infermiere +39 per cento. In calo l’Archeologo -51 per cento, il Giornalista -9 per cento e Forze dell’Ordine con il Poliziotto a -21 per cento e il Carabiniere a -42 per cento.

Nel settore legale, male l’Avvocato a -28 per cento e il Giudice a -20 per cento e per l’intrattenimento scende il Cantante a -50 per cento e lo Youtuber -13 per cento. Tutte queste tendenze variano in base alle regioni.

Le differenze regionali

Adecco nell’indagine evidenzia le professioni più ambite da Nord a Sud. La figura del medico vince in 13 regioni su 20 diventando la professione più ambita a livello nazionale dalla Lombardia fino alla Sicilia, passando da Emilia-Romagna, Sardegna e Marche. Secondo la ricerca di Adecco, emerge «una progressione importante dell’interesse a livello nazionale verso professioni sanitarie, che nell’ultimo decennio hanno visto crescere l’attenzione verso la professione del Medico e dell’Infermiere». In Calabria e in Veneto guadagna invece il primo posto la professione dell’insegnante sbaragliando rispettivamente le professioni del modello e dell’avvocato, che hanno primeggiato in questi territori tra il 2012 e il 2013.

Diversa, invece, la situazione in Piemonte e Trentino Alto-Adige dove trionfa il mestiere del notaio, una professione che solo nell’ultimo decennio ha registrato una crescita dell’interesse in tutto il Paese del 116 per cento.

I fattori che determinano le scelte

Pesa certamente l’incertezza della carriera. Si pensi ai giornalisti o agli avvocati, ma l’analisi complessiva risulta più articolata proprio osservando quello che emerge dall’Education Price Index di N26. Per comprenderlo meglio è utile approfondire tre delle professioni più tradizionali: il Medico, l’Insegnante, l’Avvocato.

Lo studio di Adecco evidenzia come la professione del Medico risulti la più ambita in Italia. «Questo fenomeno» si legge, «può essere attribuito al ruolo chiave che i professionisti sanitari hanno svolto durante la pandemia, dimostrando l’importanza e l’impatto positivo che hanno sulla società, ma anche allo stipendio competitivo che può garantire la professione». L’Education Price Index di N26 posiziona infatti il salario medio dei medici italiani al 23° posto nella classifica globale degli stipendi per questa professione.

La professione dell’avvocato in Italia è sempre stata considerata redditizia e ambita, grazie all’attrattiva esercitata dalla toga. Tuttavia, la ricerca di Adecco mostra un calo del -28 per cento nell’interesse verso questa professione rispetto a dieci anni fa. Un elemento che potrebbe influenzare questo declino è lo stipendio medio potenziale degli avvocati italiani, che si aggira intorno ai 47 mila euro lordi annui, posizionando l’Italia al 29° posto su 50 paesi a livello globale, secondo l‘“Education Price Index”. Questo stipendio è superato da molti colleghi europei, come gli avvocati francesi e tedeschi, che si collocano rispettivamente al 26° e al 21° posto nella classifica. Al primo posto della classifica la Svizzera, che offre agli avvocati salario medio lordo annuo di 158 mila euro.

Gli insegnanti

Nonostante gli stipendi ancora poco competitivi nel settore dell’insegnamento in Italia, l’interesse per questa professione sembra essere in crescita. Se secondo l’Education Price Index di N26, i docenti italiani si collocano solo al 31° posto nella classifica globale degli stipendi, con un salario annuo lordo di poco più di 24mila euro dalla ricerca del The Adecco Group emerge come, rispetto a dieci anni fa, il numero di persone interessate a diventare insegnanti è aumentato del +123 per cento. Quindi tiene, eccome, il fascino dell’insegnamento come il lavoro dei sogni non sempre collegato al maggiore guadagno.

Approfondendo poi l’ambito umanistico, la ricerca di Adecco indica come anche il ruolo dello scrittore e del professore stanno guadagnando popolarità, con un aumento rispettivamente del +75 per cento e del +78 per cento. Al contrario, professioni come l’archeologo e il giornalista stanno vivendo una contrazione dell’interesse, con una diminuzione rispettivamente del -51 per cento e del -9 per cento.

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