Dieci agosto, una delle notti più attese dell’anno celebrando San Lorenzo

La notte di San Lorenzo si celebra il 10 agosto perché tale data rappresenta il giorno in cui nel calendario cristiano si ricordano il Santo e il suo martirio. Lorenzo, infatti, morì il 10 agosto del 258. Durante la prigionia, in attesa della condanna a morte, Lorenzo divideva la cella con un cieco di nome Lucillo il quale venne battezzato dal Santo con dell’acqua trovata in prigione. Subito dopo il battesimo, Lucilio riacquistò la vista. Ippolito, il loro carceriere, rimase fortemente colpito, non solo dal miracolo, ma anche dalla calma e dalla fede di Lorenzo. Per questo anch’egli si convertì al cristianesimo e venne a sua volta condannato a morte.

Lorenzo è stato uno dei sette diaconi di Roma dove venne martirizzato nel 258 durante la persecuzione cristiana voluta dall’imperatore Valeriano. Proprio nell’agosto 258, Valeriano aveva emanato un editto dove si prevedeva che tutti i vescovi, i presbiteri e i diaconi dovessero essere messi a morte. Secondo la tradizione, il Santo venne fatto distendere su una graticola e bruciato sui carboni ardenti a soli 33 anni (per questo motivo il Santo è conosciuto anche come Lorenzo della Graticola). Da quel momento la notte di San Lorenzo viene associata al fenomeno delle stelle cadenti ricordando proprio i carboni sopra i quali il Santo venne ucciso. Secondo altri, invece, le stelle cadenti rappresentano le lacrime versate dal martire durante il tragico evento.

Secondo la tradizione, San Lorenzo è ritenuto protettore dei diaconi, dei pompieri, dei cuochi, dei bibliotecari, dei librai, dei vermicelli (pastai, operai dei pastifici), dei pasticceri e dei lavoratori del vetro.

Dal punto di vista scientifico, quelle che possiamo osservare durante la notte di San Lorenzo sono le cosiddette Perseidi, (più comunemente note come stelle cadenti), ovvero lo sciame meteorico, generato dalla Cometa 109P/Swift-Tuttle che l’orbita terrestre attraversa durante il periodo estivo. Quando, girando intorno al Sole, il nostro pianeta incrocia la cometa Swift-Tuttle, ecco che si verifica la cascata delle Perseidi, particelle della coda della cometa che, a contatto con gli strati atmosferici, bruciano e si dissolvono velocemente lasciandosi dietro l’inconfondibile scia.

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