Proposta shock dalla Germania: scuole separate per studenti con disabilità

Ha sollevato non poche polemiche la proposta del portavoce della destra radicale tedesca riguardo gli alunni con disabilità fisica e psichica ritenuti come «dei limiti per i nostri studenti». Secondo Björn Höcke, leader dell’Afd in Turingia, la presenza di studenti con disabilità sarebbe un limite per l’apprendimento della classe. «Chi ha problemi psichiatrici o fisici “pesa” sui rendimenti degli altri bambini perché è un fattore di stress». Il politico si è dichiarato fermo oppositore dell’ideologia inclusiva nelle scuole, dimostrandosi tuttavia al contempo molto vicino a un altro tipo di ideologia tristemente nota, che ha fatto suonare un campanello d’allarme nell’opinione pubblica tedesca e non solo.

Paura del diverso

L’orientamento estremista di Höcke sembrerebbe aver preso una deriva pericolosa, come ha fatto notare Marie-Theres Kastner, presidente dell’Associazione tedesca dei genitori cattolici Ked che ha evidenziato una connessione con le politiche ideologiche naziste, ricordando l’orribile “Azione T4” che portò all’uccisione di 200mila persone con disabilità durante il dominio nazista.

Oltre alla controversia sulle scuole separate per i disabili, Höcke ha criticato il Monumento all’Olocausto di Berlino, definendolo una “vergogna”. Nei suoi scritti, ha anche discusso della “sostituzione etnica” e proposto una sorta di “remigrazione” dei migranti.

Nonostante le critiche, il politico tedesco continua a salire nei sondaggi e ha l’obiettivo di diventare governatore della Turingia nel 2024. La sua retorica estremista, che richiama un periodo terribile della storia tedesca, continua a macinare consensi anche attraverso canali come Telegram, dove ha pubblicato un post contenente un’espressione nazista che gli è costata l’immunità parlamentare e un processo per incitamento all’odio.

Roberta Gatto

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