Il “come è nato” il Museo tattile di Ancona in un docufilm

Il film diretto dalla regista giapponese Koko Okano racconta l’idea che ha portato alla creazione del Museo Tattile Omero di Ancona. «Mi sono imbattuta in una fotografia che ritraeva un uomo mentre abbraccia una scultura»racconta la regista Okano, «e così mi è venuta voglia di sapere perché lui la toccava così amorevolmente».

Un lungo lavoro sul campo

Passare molto tempo con i fondatori del Museo (Aldo Grassini e Daniela Bottegoni), ascoltare le esperienze dello staff e riprendere le attività che si svolgono all’interno dello spazio museale: questa la base del lavoro documentaristico della regista giapponese che ha anche voluto cercare nel nostro Paese esperienze e attività simili.

Le prime proiezioni

Il film sarà proiettato in anteprima nazionale giovedì 31 agosto al Ridotto del Teatro delle Muse di Ancona. A condurre la serata la giornalista e conduttrice tv Carmen Lasorella. Il 9 settembre, invece, si replicherà al Museo virtuale della Scultura e dell’Architettura di Pietrasanta, in provincia di Lucca.

L’ingresso è libero ma, fanno sapere gli organizzatori, è gradita prenotazione scrivendo all’indirizzo contact@le-mani.com.

Per rendere il lavoro interamente accessibili alle persone con disabilità visiva e uditiva, in collaborazione con Ali – Accessibilità Lingue e Inclusione, la proiezione verrà offerta con spiegazione vocale delle immagini (audiodescrizione) e sottotitoli in italiano.

Il successo in Giappone

Il docufilm di Koko Okano dura 60 minuti ed è già stato proiettato in Giappone riscuotendo un grande successo. Nel Paese asiatico le proiezioni si sono svolte al Museo Vangi di Shizuoka, al Kyoto National Museum of Modern Art e al National Art Center di Tokyo.

Emanuele Boi

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