Bebe Vio testimonial delle Paralimpiadi di Parigi 2024

A un anno dal via dei Giochi paralimpici, Bebe Vio viene nominata testimonial. Insomma, un’italiana a Parigi, nella prossima capitale olimpica. Un personaggio che va oltre lo sport e a nominarla è Tony Estanguet, presidente del comitato organizzatore.

Un dato salta subito agli occhi: dopo il recordman giamaicano Usain Bolt, ora il testimonial di Parigi 2024 è passato nelle mani di Bebe Vio. E pensando a come la disciplina della scherma sia nata proprio in Francia è anche questo un dato su cui riflettere. Anche per il messaggio di inclusività che Bebe Vio incarna da diversi anni.

«Una volta la disabilità veniva nascosta, anche dalle stesse persone disabili» racconta la schermitrice, «mentre ora si è passati al concetto opposto, esagerando, presentando le persone con disabilità come dei supereroi». Per lei, invece, «la disabilità deve diventare normalità perché è fare sport insieme, senza badare alla disabilità. Così i bambini cresceranno con una nozione di normalità rispetto alla disabilità».

I paralimpici? «Semplicemente atleti olimpici a tutti gli effetti, ma con un “para” in più» è la sua risposta. E con un sogno:

«entro cinque anni vorrei entrare in una qualsiasi palestra in Italia e vedere ragazzi con o senza disabilità che fanno sport insieme».

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