“Ci stiamo lavorando”: l’inclusione lavorativa al centro di uno sviluppo sostenibile

Dal 25 settembre al 1 ottobre, le Fondazioni Acri e Assifero e loro associate lanciano l’iniziativa “Ci stiamo lavorando. Attiviamo le energie delle comunità.” La campagna coinvolge oltre 100 progetti di inclusione lavorativa, promossi o sostenuti dalle Fondazioni in tutta Italia e gode del Patrocinio Rai per la Sostenibilità Esg.

L’obiettivo

L’iniziativa mira a richiamare l’attenzione su una serie di progetti distribuiti in tutto il Paese ponendo al centro del loro operato l’inserimento nel mondo del lavoro con lo scopo di favorire l’autodeterminazione e l’inclusione sociale di soggetti svantaggiati come Neet (giovani che non studiano, non lavorano e non cercano lavoro), donne, persone con disabilità, detenuti e migranti. Altro obiettivo del progetto è quello di offrire sostegno ai giovani imprenditori nell’avvio di start-up e imprese sociali.

Le opportunità lavorative

L’iniziativa coinvolge diversi settori, tra cui:

• Ristoranti, spazi di agricoltura sociale e ostelli inclusivi in grado di offrire opportunità lavorative a persone con disabilità, migranti ed ex detenuti.

• Laboratori di artigianato e sartorie, che coinvolgono donne in condizioni di fragilità o vittime di violenza, offrendo loro formazione e lavoro.

• Corsi di formazione e tutoraggio per giovani imprenditori che aiutano i giovani a avviare nuove attività imprenditoriali, comprese quelle a impatto sociale.

In particolare, i progetti si concentreranno su nuovi programmi di formazione dedicati a giovani donne e Neet nell’ambito delle competenze digitali.

I dati

Nonostante vengano stanziati annualmente circa 50 milioni di euro per supportare progetti volti a favorire l’inclusione lavorativa coinvolgendo più di 30mila persone, il tasso di disoccupazione in Italia rimane alto: 7,6 per cento per le persone di età compresa tra 15 e 64 anni e il 22,1 per cento tra i 15 e i 24 anni. Al sud la situazione precipita, con un tasso di disoccupazione del 13,9 per cento, inattività lavorativa al 44,2 per cento, disoccupazione femminile all’8,7 per cento e disoccupazione giovanile al 35 per cento (dati Istat, giugno 2023).

L’inclusione lavorativa è quindi uno dei temi fondamentali su cui l’Italia dovrà concentrarsi nei prossimi anni, in modo da favorire la crescita economica e sociale e lo sviluppo sostenibile del Paese.

Roberta Gatto

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