Smart working, possibili proroghe per cittadini con malattie rare e croniche

Il diritto allo smart working per i lavoratori fragili del settore pubblico e privato, inizialmente introdotto come misura temporanea a causa della pandemia di Covid-19, è stato prorogato più volte negli ultimi due anni. Tutto questo ha causato diversi disagi ai lavoratori con disabilità e alle loro famiglie. La scadenza definitiva per il settore privato, fissata al 30 settembre 2023, è stata decisa dalla Legge n. 85/2023 che ha convertito il Decreto Lavoro n. 48/2023 e non sembra prevedere ulteriori proroghe.

Per quanto riguarda il settore pubblico, invece, esiste la possibilità di una proroga fino al 31 dicembre 2023, ma il testo completo del decreto legge che conterrà questa misura non è ancora disponibile.

I “lavoratori fragili”

Il Ministero della Salute ha definito la categoria dei “lavoratori fragili” attraverso un Decreto del 4 febbraio 2022. Sono compresi pazienti con gravi compromissioni del sistema immunitario, pazienti con almeno 3 o più patologie gravi concomitanti e persone con documentata esenzione alla vaccinazione.

Le malattie rare

Risulta tuttavia evidente come la mancanza di inclusione delle malattie rare nella definizione di “lavoratori fragili” abbia causato non poche discriminazioni tra i lavoratori. Molti cittadini affetti da malattie rare e croniche gravi, infatti,  non risultano idonei per lo smart working, pur essendo impossibilitati a lavorare in presenza a causa delle loro patologie.

La proposta

Il Senatore Mazzella è attualmente impegnato a modificare il Ddl per includere i cittadini affetti da malattie rare e croniche tra i soggetti destinatari del diritto allo smart working. La sua proposta mira a garantire la tutela dello stato di salute dei lavoratori dipendenti pubblici e privati in possesso del riconoscimento di disabilità grave o di condizioni di rischio derivanti da immunodepressione, patologie oncologiche o terapie salvavita o che, per motivi legati alla malattia, metterebbero a rischio i proprio benessere psicofisico lavorando a contatto con altre persone.

Roberta Gatto

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