L’Unione europea dei Ciechi scrive ai partiti in vista delle elezioni europee

L’Unione Europea dei Ciechi invita tutti i partiti politici e i candidati alle elezioni europee del prossimo anno (6-9 giugno 2024) a prestare attenzione, sia nella campagna precedente alle votazioni, sia nei successivi cinque anni di legislatura. E al riguardo invita a guardare dieci questioni chiave per l’inclusione delle persone cieche e ipovedenti in Europa.

«L’Unione Europea e gli Stati Membri di essa» dichiara Wolfgang Angermann, presidente dell’Ebu, «devono fare di più per il rispetto degli obblighi derivanti dalla Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità». Per questo Angermann vuole «che le nostre richieste siano sulla mappa dei partiti politici e dei loro candidati e questo proprio quando si preparano a dialogare con gli elettori su ciò che si aspettano dall’Unione».

Ma cosa chiede l’Unione europea dei Ciechi? Tra i vari temi vi sono la partecipazione politica, l’uguaglianza, la libera circolazione e varie questioni tutte legate all’accessibilità, la mobilità sicura, il lavoro, i benefici sociali e l’azione esterna dell’Unione Europea.
La stessa Ebu si riserva poi di informare nei prossimi mesi i cittadini e le cittadine con disabilità visiva dell’Unione Europea prima del voto e, in futuro, a ritenere i partiti politici e gli eurodeputati responsabili dei loro impegni elettorali.

Bachisio Zolo

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