12 ottobre, Giornata Mondiale della Vista

Un over 65 su cinque ha problemi di vista senza saperlo. A sua insaputa, si direbbe. Il dato emerge da quanto raccolto da Iapb Italia (sezione italiana Agenzia internazionale prevenzione cecità). Dopo aver effettuato circa 8.700 visite oculistiche gratuite in 55 città italiane, ci si è accorti dei problemi ancora senza essere percepiti bene.

I dati sono emersi nell’ambito dell’iniziativa “Vista in salute” attraverso le visite effettuate dagli specialisti. Queste persone credevano di vedere bene, ma in realtà presentavano i primi segni di patologie oculari molto gravi, asintomatiche nelle fasi iniziali, ma poi responsabili di danni spesso non recuperabili.

Grazie allo screening oculistico effettuato potranno avere ora la possibilità di correre ai ripari e così, in molti casi salvare la vista.
Ecco perché, nel corso della Giornata della Vista si punta molto sulla prevenzione e le periodiche visite oculistiche. La Giornata istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità (Iapb), si celebra in tutto il mondo il 12 ottobre. Quest’anno lo slogan è “Non servono le immagini per descrivere il buio”.
Maculopatia, glaucoma, retinopatia diabetica, cataratte trascurate

È superiore ai 65 anni l’età media delle 8.671 persone visitate nell’ambito dell’iniziativa “Vista in salute” finanziata con la Legge di bilancio per il 2019. L’iniziativa prevede visite di screening gratuite e riservate a persone dai 40 anni in su. Vengono effettuate a bordo di unità mobili oftalmiche attrezzate con strumenti diagnostici ad alta tecnologia così da riuscire a individuare precocemente le principali malattie della retina e del nervo ottico.
Mario Barbuto, presidente di Iapb Italia onlus sottolinea come «non si tratta solo di un campione statistico, perché i dati raccolti e analizzati mettono in risalto la gravità della situazione visiva in Italia». Praticamente è emerso come il 20 per cento delle persone visitate presentava segni iniziali di patologie della vista molto gravi, quali maculopatie, glaucoma e retinopatia diabetica. A queste poi si aggiungono anche cataratte trascurate. Non solo: circa il 3 per cento aveva la pressione oculare alta.

Le visite dall’oculista

In Italia, 27 intervistati su 100 non sono mai andati dall’oculista. Non basta. Tra i pazienti con patologie oculari, solo il 33 per cento fa controlli regolari della vista mentre il 35 per cento non adotta comportamenti mirati a evitare il peggioramento della propria condizione. Qualche esempio? Quattro intervistati su dieci che soffrono di ipertensione, malattie cardiovascolari e/o diabete, non fanno nulla per prevenire le patologie oculari. A dirlo è un campione statisticamente significativo di circa 300 persone con patologie oculari e non condotta dall’Istituto Bhave in collaborazione con la rivista di politica sanitaria Italian Health Policy Brief.

Il miglior consiglio? Controlli periodici della vista a tutte le età, anche se si vede bene.

La visita oculistica è comunque fortemente raccomandata in alcune età critiche:
alla nascita, per escludere malformazioni o malattie congenite;
– entro i tre anni, per valutare l’armonico sviluppo morfologico e funzionale visivo;
prima dei sei anni e dei tredici anni;
– dopo i quarant’anni, quando si manifesta anche la presbiopia: in questo caso è consigliata una visita ogni due anni;
dopo i sessant’anni con una visita una volta l’anno (anche se la frequenza dei controlli va decisa dall’oculista caso per caso).

Bachisio Zolo

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