Il presidente della Fondazione Sardegna Giacomo Spissu su Ierfop

«Il lavoro di Ierfop ci consente di fare una riflessione comune su questioni che non sono marginali nella nostra vita e nelle nostre comunità». Così il presidente della Fondazione di Sardegna Giacomo Spissu alla presentazione del “Rapporto sulla disabilità in Sardegna” curato da Ierfop Onlus.

I report, una risorsa nella promozione di politiche adeguate

Giacomo Spissu

Spissu sottolinea come la Fondazione di Sardegna favorisca la creazione di rapporti in quanto «servono a tutti e sono un valido strumento di lavoro. Il lavoro di Ierfop ha il merito di aver raccolto dati che già esistono, ma non erano mai stati messi in rete, potendo essere utilizzati e letti nella dimensione, la profondità e la percezione che dei temi legati alla disabilità si può avere. Infatti, senza una capacità di conoscenza, di approfondimento e di analisi dei vari segmenti che costituiscono un tema così articolato, diventa complicato promuovere politiche adeguate. Queste, infatti, possono richiedere di essere tarate sul grado di difficoltà, sull’età, sulla capacità lavorativa, sull’inserimento lavorativo o sulla formazione e l’istruzione».

Le differenze territoriali, un fattore da tenere in considerazione

Spissu racconta di essere rimasto colpito in particolare da due dati: «il primo è la percentuale di disabilità in rapporto alla popolazione, cioè il numero di persone che dichiarano una disabilità più o meno grave e un grado di autosufficienza più o meno elevata e che cresce con il crescere dell’età; il secondo è la differenziazione territoriale, cioè come i dati relativi all’Italia non siano omogenei. Ad esempio, nel rapporto emerge come al Sud e in Sardegna ci siano maggiori difficoltà».

Un’esperienza da ripetere nel tempo

Il presidente della Fondazione di Sardegna ha evidenziato anche il ruolo del sistema associativo e del mondo del volontariato: «sostengono, affiancano e a volte sostituiscono il pubblico. Il pubblico può fare molto, ma non riuscirebbe a fare tutto senza il supporto delle famiglie, delle associazioni e di quanti quotidianamente hanno problemi, li affrontano e cercano di risolverli».

Per questo, la sinergia tra Ierfop e Fondazione di Sardegna proseguirà per i prossimi due anni: «l’auspicio è quindi quello di poter presentare altri rapporti» conclude Spissu, «e che questi possano proporre buone pratiche per quanti, a tutti i livelli, si trovano ad assumere decisioni».

Emanuele Boi

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