Glaucoma, le previsioni: entro il 2050 i casi aumenteranno del 200 per cento

In tutto il mondo aumenta il numero delle persone che vedono il mondo da una finestra sempre più stretta. Le stime dicono come entro il 2050, i casi di glaucoma aumenteranno del 200 per cento. E in Italia? Nella nostra Penisola sono 800mila gli italiani affetti da glaucoma, pari a circa il 2 per cento degli over 40.

“Ladro silenzioso della vista” viene chiamata questa patologia in quanto è asintomatica nelle sue fasi iniziali e procura un danno al nervo ottico irreversibile. Esso è causato di solito da un’eccessiva pressione intraoculare e può provocare cecità.
Una recente ricerca svolta presso l’Università di Göteborg in Svezia ha fatto emergere la natura subdola del glaucoma: in un gruppo di 560 persone ultrasettantenni, il 5 per cento aveva la malattia, ma la metà non ne era a conoscenza.

I sintomi
Il glaucoma si manifesta principalmente con uno o più di questi sintomi: un aumento della pressione degli occhi superiore a 20 mmHg, l’alterazione del campo visivo e la lesione del nervo ottico. Con il glaucoma si altera il deflusso dell’umore acqueo dell’occhio. Il liquido quindi si accumula e la pressione dell’occhio aumenta.

Invecchiando, la funzione di drenaggio del liquido peggiora accumulandosi. Così la pressione sale e il nervo ottico, che con gli anni di per sé va già incontro a un lento deterioramento, viene pian piano danneggiato. Il glaucoma diventa così più frequente con il passare degli anni e ha un’incidenza doppia dopo i 70 anni. La forma acuta e quella cronica. Nella sua forma acuta, il glaucoma è spesso dovuto a una conformazione anatomica per la quale la dilatazione della pupilla determina una variazione della circolazione dell’occhio e un aumento della pressione. Il glaucoma cronico, che rappresenta la maggior parte dei casi, invece, si manifesta solitamente dopo i 40 anni, senza dare avvisaglie.

Il rischio di glaucoma è sei volte più elevato oltre i sessant’anni d’età e aumenta in presenza di altre malattie (come diabete mellito o uveite). Resta comunque fondamentale la prevenzione attraverso una visita oculistica almeno una volta all’anno così da poter procedere alla valutazione della pressione dell’occhio e del nervo ottico.

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