“L’arte di non vedere” di Vincenzo Mollica

Vincenzo Mollica giornalista culturale Rai oggi in pensione la mette giù facile. «La mia biografia è molto semplice: Vincenzo Mollica fu un uomo di fatica». È il suo modo di descriversi. Parlando della sua ultima “fatica” “L’arte di non vedere”, racconta del suo nuovo spettacolo a teatro. Dopo avere per decenni raccontato al pubblico italiano il cinema, la musica e la televisione intervistando grandi personaggi, oggi dopo aver perso progressivamente la vista ha deciso di raccontarsi. «Mi piaceva l’idea di narrare com’è stata la mia vita perché quando non ci vedi più, la mente restituisce le immagini di un’intera vita» rivela l’autore, «e quindi, sollecitato da mia moglie e da mia figlia Caterina, ho accettato di fare questo spettacolo». Soddisfatto? «Mi è sembrato come di essere abbracciato dal pubblico. Racconto di tanti episodi che mi sono capitati, che non metterò mai in un libro autobiografico perché non l’ho mai voluto scrivere e non lo farò mai» sottolinea. E poi, «voglio condividere i miei ricordi con gli amici, come se fossimo seduti davanti a un camino».

Gli appuntamenti

Già fissate alcune date e luoghi dove lo spettacolo “L’arte di non vedere” di Vincenzo Mollica andrà in scena: l’11 gennaio del 2024 sarà di scena all’Auditorium Parco della Musica di Roma, per poi arrivare al Teatro degli Arcimboldi di Milano il 15 gennaio. Il giornalista con i suoi flashback ritorna alla sua infanzia trascorsa in Calabria, segnata da una prospettiva di cecità. Parla degli incontri con tanti grandi artisti. «Non so quanti personaggi ho intervistato» si schernisce, «ma ho realizzato circa 30mila servizi al Tg1, dove sono stato per 40 anni e durante i quali ho fatto anche altri programmi e che non ho mai abbandonato: è stata la mia seconda casa dopo la mia famiglia».

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