«Nessun impianto sportivo dal 1970 rispetta le leggi di accessibilità»

Certo, nella Costituzione recentemente è stata inserita l’integrazione come «lo sport è fondamentale», ma si tralascia il concetto del “diritto allo sport”. A sottolineare questa mancanza è il presidente del Cip (Comitato italiano paralimpico) Luca Pancalli che denuncia come «nessun impianto sportivo dal 1970 a oggi rispetta le leggi di accessibilità».

Una denuncia grave quella intrapresa da Pancalli. «Eppure basterebbe applicare le leggi» insiste il presidente del Cip nel corso dell’illustrazione del parere d’iniziativa presentato dal vicepresidente dell’Anci Roberto Pella riguardante il ruolo sociale ed educativo dello sport nella lotta contro i pregiudizi e nel promuovere la convivenza pacifica soprattutto tre le giovani generazioni.

E la sottolineatura di Pancalli non si limita alle sole infrastrutture sportive. «Basti pensare anche ai teatri o ai cinema. Si parla di accessibilità salvo poi scoprire che magari l’ingresso è nel retro, dove magari ci sono secchioni o immondizia. Quella non è accessibilità, ma mortificazione» conclude Pancalli.

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