Mobilità inclusiva: il settore pubblico supportato dalle iniziative private

Mobilità inclusiva e accessibile a tutti. Questo l’obiettivo che la casa automobilistica Renault si impegna a perseguire anche grazie alle competenze di Qstomize.

Qstomize, infatti, è la filiale specializzata in conversioni specifiche per i clienti, sostenendo Renault nello sviluppo e la produzione di soluzioni specifiche per veicoli privati e commerciali.

Da quarant’anni impegnati per la mobilità inclusiva

In circa quarant’anni di attività, con una produzione annuale di oltre mille veicoli per il trasporto delle persone a mobilità ridotta e 330 dipendenti impegnati nella progettazione, la produzione e la commercializzazione di veicoli capaci di accogliere da 1 a 5 passeggeri in sedia a rotelle, grazie a Qstomize, il gruppo Renault può vantare un livello elevato di specializzazione verso la mobilità inclusiva.

Alcune statistiche

Più di un miliardo di persone, il 15 per cento della popolazione mondiale, vive con una disabilità. In Francia, Paese dove è nato il gruppo Renault, sono 9.7 milioni le persone con disabilità che quotidianamente si confrontano con problemi che ne riducono la mobilità. L’impegno del Gruppo Renault e di Qstomize intende quindi garantire una mobilità inclusiva e accessibile consentendo di far fronte alle difficoltà che persone con disabilità e i loro familiari affrontano negli spostamenti.

Mouv’Idées, azienda impegnata nel trasporto di persone con mobilità ridotta

Mouv’Idees è un azienda francese specializzata nel trasporto di persone con mobilità ridotta. Grazie a una flotta di oltre 200 veicoli, Renault offre servizi di accompagnamento a scuola e università per bambini, adolescenti e giovani adulti disabili nel Dipartimento delle Bocche del Rodano. Favorisce anche l’accompagnamento sul posto di lavoro o nei luoghi in cui svolgono le proprie attività lavorative o di tempo libero.

Il fatto che le persone trasportate quotidianamente da Mouv’Idees siano 600, di cui 400 giovani, evidenzia come non sempre il trasporto pubblico può rispondere in maniera adeguata alle necessità delle persone con disabilità.

Emanuele Boi

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