Problemi della vista, molte le ricerche su nuove tecniche

Restituire la vista a chi l’ha persa a causa della retinite pigmentosa. Dal 2016 è questo l’obiettivo di un gruppo di ricercatori impegnati in attività di studio per nuove tecniche chirurgiche e trattamenti delle infezioni oculari.

L’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità ha stimato come siano 36 milioni le persone cieche in tutto il mondo e 217 milioni gli individui con problemi di vista moderati o acuti.

Gli interventi innovativi

I primi risultati positivi vengono dal Regno Unito dove, una donna sofferente di retinite pigmentosa è tornata a vedere grazie all’installazione di un occhio bionico.

Inoltre, è stato presentato il dispositivo Argus II. Questo si concentra esclusivamente sulla mobilitazione della corteccia visiva. Ma come funziona? Attraverso impulsi elettrici, il cervello reagisce rilevando i modelli di luce. Si stima come tale innovazione potrebbe aiutare circa 6 milioni di persone cieche a causa di glaucoma, traumi, cancro e retinopatia diabetica.

Novità anche dall’Italia

Anche il nostro Paese è attivo nell’ambito della ricerca. L’ultima novità viene dall’Istituto Italiano di Tecnologia, il centro di ricerche fondato nel 2003 congiuntamente dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dal Ministero dell’Economia e Finanze. Si tratta di un istituto dedito alla ricerca di base applicata per affrontare le grandi sfide. Tra queste, trattare la degenerazione della retina direttamente con una protesi impiantata nell’occhio. Questa, sostituendo la retina danneggiata, è considerata una vera e propria retina artificiale. I risultati appaiono promettenti e presto saranno effettuati i primi test sull’uomo.

Emanuele Boi

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