Non vedenti, in arrivo il ping pong accessibile

Grazie a Phoebe Peng, studentessa di ingegneria presso l’Università di Sydney, il ping pong presto potrebbe diventare accessibile anche a non vedenti e ipovedenti.

Pur essendo uno sport facilmente praticabile dai più, il ping pong è a oggi ancora inaccessibile alle persone con disabilità visiva, anche a causa della rapidità con cui si muove la pallina.

La soluzione proposta da Peng potrebbe però superare questo ostacolo rendere il ping pong praticabile anche da persone cieche o con problemi visivi.

Telecamere e altoparlanti

Nella foto, Phoebe Peng

Il sistema concepito dalla ricercatrice australiana prevede una serie di altoparlanti e fotocamere posizionate in punti strategici e tutto questo in aggiunta alle attrezzature tradizionali (tavolo, racchette e pallina).

Si tratta di dispositivi cosiddetti neuromorfici, in grado cioè di seguire il movimento degli oggetti attraverso variazioni di luminosità. In questo modo, i non vedenti possono percepire la posizione della pallina attraverso il suono, compensando così la mancanza della vista con l’attivazione degli altri sensi.

Movimenti in tempo reale

Entrando nei dettagli, le telecamere neuromorfiche (posizionate strategicamente per coprire la superficie tridimensionale di gioco) catturano il movimento della pallina in tempo reale, mentre i dati raccolti vengono elaborati da un algoritmo che controlla gli altoparlanti posizionati ai lati del tavolo, creando così un vero e proprio campo sonoro corrispondente alla posizione precisa della pallina.

Verso un modello definitivo

Nonostante il prototipo si sia rivelato piuttosto efficace, l’ideatrice ritiene come la strumentazione abbia ancora bisogno di essere testata per perfezionarsi. Ad esempio, non si è ancora definita la tipologia di suono più efficace: la scelta è tra un rumore continuo o uno frammentato.

Saranno quindi effettuati ulteriori test, in modo da poter avere un sistema definitivo in grado di rendere il ping pong completamente accessibile e inclusivo per non vedenti e ipovedenti.

Roberta Gatto

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