Visite per l’accertamento di invalidità al collasso in Sardegna

Teodoro Rodin

Rimane ancora critica la situazione delle Commissioni per l’accertamento dell’invalidità civile in Sardegna. A darne conferma sono le quattromila richieste inevase maturate in tutta la regione. A lanciare l’allarme è Teodoro Rodin, consigliere nazionale e presidente dell’Anmic di Cagliari e vicepresidente vicario di Ierfop Onlus.

Ma perché si giunti a questa situazione? Con deliberazione 28/8 del 24 agosto 2023, l’Assessorato alla Sanità aveva disposto come l’attività delle commissioni mediche dovesse essere prioritariamente svolta durante l’orario di lavoro dei medici.

Se inizialmente questo ha provocato un rallentamento, con il passare del tempo, si è arrivati a un inevitabile blocco delle visite. Spiega Rodin: «è chiaro che se il medico in orario di servizio è impegnato in corsia, non può lasciare il lavoro ospedaliero per dedicarsi all’accertamento dell’invalidità civile o della disabilità».

Diritti mancati

Le visite di accertamento sono fondamentali in quanto permettono di accedere alle varie agevolazioni e tutele erogate dallo Stato, come i permessi garantiti dalla legge 104 o il sostegno per i minori in età scolare. Insomma, se non c’è il verbale della Commissione non si può accedere all’assistenza.

Afferma Rodin: «l’Inps invia gli elenchi delle persone sottoposte a visita. Il regolamento dell’Inps prevede che in 90 giorni sia completato tutto il percorso previsto» e aggiunge, «in media avevamo tra le 1400 e le 1600 richieste al mese; adesso tra Cagliari e Carbonia le Commissioni non arrivano a fare 500 visite».

Emanuele Boi

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