Lavoro, imprese in difficoltà: mancano i professionisti

Nel solo mese di gennaio, oltre 508mila imprese cercano lavoratori, arrivando a punte di oltre 1,4 milioni nel primo trimestre. E si registra un aumento previsto del 5,3 per cento nelle assunzioni, pari a 69mila posti di lavoro aggiuntivi. Tuttavia, il “mismatch” tra domanda e offerta di lavoro minaccia queste positive prospettive con ben 250mila assunzioni mancate solo nel mese corrente.

Le cause

Ma quali sono le ragioni dietro a questa carenza di lavoratori? Una volta su tre (31 per cento) le assunzioni falliscono per mancanza di candidati e nel 14 per cento dei casi per preparazione inadeguata degli stessi. In pratica, la metà delle volte, le imprese non riescono a trovare i professionisti che stanno cercando.

Settori Coinvolti

A livello settoriale, la domanda maggiore riguarda i servizi, il commercio e le costruzioni, mentre turismo e manifattura sperimentano una flessione nell’offerta di nuove opportunità.

In espansione anche le piccole imprese (fino a 50 addetti) e le medie imprese (da 50 a 249) che costituiscono la spina dorsale del Made in Italy. Anche i grandi imprenditori contribuiscono positivamente, mentre le micro-imprese (fino a 9 addetti) mostrano un rallentamento nelle assunzioni.

Professioni difficili da reperire

Tra le professioni più difficili da reperire troviamo farmacisti, biologi, operai addetti a macchinari industriali, fonditori, saldatori, montatori di carpenteria metallica e operatori specializzati nella rifinitura delle costruzioni. Le aziende cercano lavoratori laureati (19 per cento), diplomati (30 per cento), e qualificati/diplomati professionali (32 per cento).

Ricorso a Lavoratori Immigrati

Per oltre il 18 per cento delle assunzioni (oltre 91mila), le imprese considerano di assumere lavoratori immigrati, soprattutto nei settori dei servizi operativi, logistica, servizi di alloggio, ristorazione, turismo, costruzioni e industrie alimentari.

Roberta Gatto

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