Sclerosi multipla: scoperte 11 proteine legate alla disabilità

La sclerosi multipla è una malattia degenerativa che colpisce circa 3 milioni di persone in tutto il mondo. La progressione di questa patologia varia da persona a persona e anche per questo è importante individuare tempestivamente una terapia adeguata.

Basandosi su questo principio, i ricercatori della Linkoping University e dell’University of Skovde, in Svezia, hanno realizzato uno studio su quasi 1.500 proteine prelevate da 92 pazienti con sclerosi multipla sospetta o diagnosticata.

I dati

Analizzando e confrontando le proteine, la condizione di disabilità e le terapie a cui erano sottoposti i pazienti, è emerso come la presenza di 11 proteine potrebbe costituire un valido aiuto nel prevedere l’andamento della malattia.

Le proteine sono state rilevate grazie all’utilizzo di strumenti di machine learning, speciali software che consentono alle macchine di apprendere in modo autonomo.

Le conclusioni

Secondo la ricercatrice Julia Akesson, leader del team che ha condotto lo studio, la rilevazione delle 11 proteine effettuata nel liquido cerebrospinale anziché nel sangue, risulterebbe più affidabile perché «riflette meglio ciò che sta accadendo nel sistema nervoso centrale».

Inoltre, la combinazione di 11 proteine rilevata nei test condotti presso l’ospedale universitario di Linköping ha trovato effettivo riscontro nei campionamenti effettuati presso l’ospedale universitario Karolinska di Stoccolma, a conferma dell’attendibilità dei risultati.

Una nuova speranza, quindi, per chi si trova a convivere con questa patologia.

Roberta Gatto

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